Il taglio, l’innesto, il castello


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La coppia di artisti Domenico Mangano & Marieke van Rooy, espone i suoi lavori al Museo Civico di Castelbuono, Palermo, nella mostra “Il taglio, l’innesto, il castello”, fino al 31 ottobre prossimo, realizzata a cura di Valentina Bruschi; è il risultato dell’omonimo progetto vincitore del bando PAC-Piano per l’Arte Contemporanea 2020 – Linea committenza, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. 

Il progetto, in collaborazione con il Museo Naturalistico “F. Minà Palumbo” di Castelbuono, riconferma l’approccio e le modalità di promozione culturale adottate dal Museo per la valorizzazione del patrimonio locale.

Origine della ricerca è un esperimento artistico nella lavorazione della ceramica, ottenuto attraverso l’innesto con la manna, una resina estratta dall’intaglio del tronco degli alberi di frassino, tipici delle Madonie. Il titolo si riferisce infatti alla ferita da cui fluisce la manna, una specie di incisione cicatrizzante che genera nuova linfa e nuove forme, se innestata in un’altra materia. Gli artisti hanno condotto un processo di ricerca sperimentale durante la residenza artistica all’interno del trecentesco Castello dei Ventimiglia, residenza nobiliare, poi trasformata in istituzione civica, destinata oggi ad attività culturali e artistiche. 

La mostra, allestita nelle due sale espositive al piano terra del Castello, testimonia le fasi del processo creativo e il suo esito finale con la realizzazione di un’installazione scultorea e performativa che coinvolge lo spettatore in un’esperienza fisica, oltre che visiva. Nella Sala di San Giorgio gli artisti hanno realizzato un’installazione ambientale che dà il titolo alla mostra con sculture in ceramica, un wall-painting e un elemento scultoreo con tronchi di legno.

Nelle Ex-Scuderie, gli artisti presentano inoltre un gruppo di 10 lastre incise in rame dal titolo, “Testi innesti: matrici poetiche che diventano rebus”, dove si innestano pensieri e lingue diverse (inglese e siciliano), distanti tra loro ma unite in un dialogo a tratti surreale, utilizzate per il video proiettato sulla facciata del Castello durante i concerti dell’Ypsigrock Festival. Come in una chat che appare sullo schermo del telefonino, in questo caso volutamente ermetica, il mistero potrà essere svelato ai visitatori della mostra che saranno capaci di leggere la scrittura speculare usata dagli artisti, magari facendosi un selfie. 

Per il finissage della mostra, nel mese di ottobre, verrà presentato un libro dedicato al progetto, edito da Hopefulmoster, con testi di Mariaenza Puccia, presidente del Museo Civico di Castelbuono; Laura Barreca, direttrice; Valentina Bruschi, curatrice; Maria Rosa Sossai, curatrice del programma pubblico e del collettivo aterraterra (Luca Cinquemani e Fabio Aranzulla), dedicato al tema degli “innesti” tra arte e natura. 

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