Carlo Giuliano. L’eclettismo della ragione


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All’Accademia Albertina di Torino, fino al 10 gennaio 2021 è allestita una mostra documentaria dedicata Carlo Giuliano (Torino, 1941) e curata da Edoardo Di Mauro, che è stato dal 1992 al 2005 Direttore dell’Accademia Albertina stessa e, dal 1976 al 1990, direttore degli allestimenti scenici e scenografo del Teatro Stabile.

Carlo Giuliano (Torino, 1941) è stato dal 1992 al 2005 Direttore dell’Accademia Albertina e, dal 1976 al 1990, direttore degli allestimenti scenici e scenografo del Teatro Stabile. Il suo lavoro, pur gettando solide radici in una ben precisa porzione della ricerca artistica degli anni ’60, è stato capace, all’interno di un coerente percorso progettuale, di germogliare frutti estetici assaporabili anche in seno alla nostra contemporaneità.

Carlo Giuliano, Capriccio pop, 2014

Dopo una fase in cui, giovanissimo enfant prodige, realizza già in età adolescenziale pitture su tela imbevute del migliore spirito del Novecento piemontese, la successiva evoluzione di Carlo Giuliano come artista può, per certi aspetti, essere inserita all’interno delle ricerche cinetiche dei primi anni ’60, pur con una visione assolutamente personale, estranea a certe rigidità “macchiniste” tipiche di quel movimento nei suoi aspetti organizzati, e rivendicante l’esigenza di tenere ben presente la primarietà dell’intervento manuale dell’artista rispetto alla “secondarietà” assoluta simboleggiata dall’evidenziazione della nudità oggettuale.
Questa capacità di sposare con esiti felici fantasia e rigore, antica “technè” ed estetica nella sua etimologia originaria di “sentire con i sensi”, dimensione privata e spazio pubblico, è, non a caso, assai ben simboleggiata dalle fondamentali esperienze professionali cui Giuliano ha armonicamente affiancato la sua attività di artista, come quella di scenografo, dove spicca la responsabilità degli allestimenti teatrali, collaborando con personalità quali Ugo Gregoretti, Mario Missiroli e Luca Ronconi.

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