Corpo plurale, corpo insensato


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Nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione di Bergamo alta, fino al 6 gennaio è aperta la mostra “Corpo plurale, corpo insensato” come proseguimento degli appuntamenti di ArtDate, la rassegna artistica organizzata da The Blank Contemporary Art.

Vanessa Beecroft, vb62 018 nt, Chiesa dello Spasimo, Palermo, 2008, Courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia, Photo credit Andrea Gilberti, Alberto Petrò

La mostra, realizzata a cura di Stefano Raimondi, propone le opere di una selezione di artisti contemporanei noti internazionalmente, accanto agli affreschi presenti nella sala, che sono: Vanessa Beecroft, Mariella Bettineschi, Joseph Beuys, Maurizio Cattelan, Elmgreen & Dragset, Hans-Peter Feldmann, Regina José Galindo, Oscar Giaconia, Gilbert & George, Mimmo Jodice, Anish Kapoor, William Kentridge, Barbara Kruger, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Hermann Nitsch, Paul Mccarthy, Takashi Murakami, Andres Serrano, Cindy Sherman, Thomas SchüTte, Bill Viola, Sislej Xhafa. L’intenzione è quella di offrire una riflessione sul corpo, su come la sua percezione sia cambiata e su quanto la nozione classica e la presenza stessa del corpo siano state messe in discussione.
Parafrasando il titolo di un lavoro di Barbara Kruger, il corpo oggi è “un campo di battaglia”, privo di senso e di sensi, vessato, reso oggetto, devitalizzato, dislocato, osteggiato, inutilizzato, sottratto, mascherato, riconfigurato e riprodotto.
Mentre il curatore Stefano Raimondi precisa che: “La percezione del corpo è in costante evoluzione e allo stesso tempo mette in discussione la società nelle sue infinite sfumature e diramazioni. Tecnologia, politica, ecologia, religione, archeologia, cultura sono alcune delle forze che concorrono a una ridefinizione perpetua del corpo. Oggi appare difficile parlare del corpo al singolare, ogni corpo è plurale, si moltiplica in corpi diversi, ognuno con le sue funzioni e i suoi obiettivi”.
Attraverso l’allestimento ideato da Maria Marzia Minelli, le opere dialogano con gli affascinanti e ancora poco conosciuti affreschi medievali e rinascimentali presenti nello spazio espositivo, che hanno proprio nel corpo l’elemento principale della figurazione, abbracciando così un arco temporale di oltre sette secoli.
La mostra, organizzata da The Blank Contemporary Art, è frutto di una più ampia intesa culturale con il Comune di Bergamo volta alla valorizzazione e promozione di Bergamo come città d’arte e cultura.

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