Dipinta. La metis dell’acqua


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Presso l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, fino al 3 dicembre prossimo sono esposti gli oli di Omar Galliani eseguiti tra il 1981 e il 2019, in una mostra personale curata da Eleonora Frattarolo e realizzata con il sostegno di Studio Vigato Arte Contemporanea e Caffè Florian.

Galliani, conosciuto soprattutto come inarrivabile disegnatore per l’uso della grafite su supporto ligneo e per le invenzioni iconografiche conseguenti all’uso di tali materiali, sin dagli esordi pratica, in realtà, anche la pittura ad olio, sicuramente definibile tecnica imprescindibile della sua ricerca.

Omar Galliani, Annunciazione, 2019, olio su tela cm 235×196

Come avviene nell’ambito del linguaggio musicale infatti, Galliani fa della pittura “accompagnamento” al tema centrale del disegno, sviluppando nel suo grembo motivi autonomi di sostegno all’armonia poetica complessiva.

Nel testo in catalogo la curatrice Eleonora Frattarolo precisa: “Con la presentazione di circa venti grandi quadri dedicati all’acqua, ai suoi addensamenti, ai suoi infiniti moti visibili e invisibili, “Dipinta” è una riconsiderazione dello statuto della pittura e una ricapitolazione sul senso dei suoi gesti, moti fondamentali per produrre la forma. Il fluire dei pennelli rimanda d’altronde, per Galliani, inequivocabilmente alla metis dell’acqua e ai cangianti riflessi del mutamento e delle sue leggi”.

Il catalogo della mostra è edito da Vigato Editore e contiene, oltre al testo di Eleonora Frattarolo, un ricco apparato iconografico.

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