M’illumino d’immenso. Mostra personale di Zhang Xiexiong


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Zhang Xiexiong, M’illumino d’immenso, particolare

Fino al prossimo 25 gennaio, alla Casa di Dante, Circolo degli Artisti di Firenze, sono esposte le opere di Zhang Xiexiong (ZhouNing, provincia FuJian, Cina, 1977), per la prima volta in Italia, in una mostra personale che prende in prestito il titolo da Ungaretti.

Sono oltre trenta i lavori esposti dell’artista cinese, realizzati tra il 2015 e il 2017. Si tratta di rappresentazioni di rara bellezza, paesaggi unici in cui la natura si mescola alla fantasia, visioni magiche, immerse in una atmosfera di sogno.
La mostra è a cura di Zhao Yuanyuan e Yang ChunMeng, con testo critico di Rolando Bellini, ha il Patrocinio del Comune di Firenze, ed è stata organizzata da Milan Art & Events Center in collaborazione con Xiling Seal Culture and Art Society, storica casa editrice fondata da intellettuali cinesi nel 1904 a Hang Zhou.

Precisa Rolando Bellini: “I quadri di Zhang Xiexiong non appartengono semplicemente a un “genere”, né sono propriamente eredi di questa tradizione che tuttavia in molto, per i soggetti pittorici loro, questi dipinti contemporanei ricordano proprio gli antichi e magici paesaggi cinesi. Essi manifestano più di un legame con il passato storico. Senonché, l’esecuzione pittorica di questi paesaggi di Zhang Xiexiong mostra altro. Esso si rifà, almeno in parte, alla “lezione” di non pochi maestri occidentali, soprattutto europei, italiani e francesi. Agli occhi degli occidentali, agli occhi dei riguardanti italiani, allora, i paesaggi di Zhang Xiexiong richiamano tutta una fenomenologia pittorica che si riferisce alla seconda metà dell’800 richiamando, da un lato, i prodromi di certa secessione viennese – e a seguire quest’ultima – e dall’altro l’Orientalismo, una corrente e una moda sopranazionale che contamina anche il XX secolo ed è gonfia di esotismi. Sono paesaggi che da un lato propongono il rispecchiamento della realtà naturale colta con immediatezza e dall’altro lato, propongono piuttosto la sua trasfigurazione. Così il dato di realtà viene declinato in una metafora poetica, tradotta con grande freschezza in una vera e propria poesia visiva”.

Nelle tre sale della storica sede fiorentina, la mostra svela ai visitatori i dipinti ad olio di Zhang Xiexiong, raffinato artista che vive la relazione con la natura in chiave sentimentale, calando gli elementi naturali in una dimensione elegiaca, intrisa di nostalgica e sognante magia.

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