Fino all’8 settembre il Museo di Roma in Trastevere ospita una mostra di Claudia Peill “Oltre il presente. Archeologia del domani”, a cura di Giorgia Calò e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con il Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Claudia Peill, opera sul crinale tra pittura e fotografia restituendoci sguardi urbani in cui l’antico si fonde e confonde con il contesto industriale della città, in questo caso Roma.
L’artista lavora costantemente sull’idea del doppio usando a pari livello tanto la pittura quanto la fotografia in uno stato costante di inganno percettivo. I diversi livelli dell’immagine fotografica elaborata in digitale, che rimanda a un luogo preciso estrapolandone frammenti di realtà, vengono restituiti al pubblico come forme decontestualizzate e pertanto difficilmente ricollocabili. A queste fanno da contraltare le stratificazioni pittoriche costituite da sovrapposizioni cromatiche, pause silenziose che completano la narrativa dell’immagine fotografica.
Prendendo una frase di Rudolf Arnheim “…il presente è pieno di materia tangibile, il remoto futuro ancora vuoto” (Visual Thinking, 1969) potremmo affermare che la fotografia è usata da Peill per fissare l’archeologia del presente, mentre alla pittura l’artista dà il compito di rappresentare il futuro fatto di vuoti ancora da riempire. La mostra è accompagnata dal libro monografico “Non calpestare”, Gangemi editore 2023, che è la summa dell’ultima produzione di Claudia Peill.