Al Salone degli Incanti di Trieste, fino al 13 ottobre prossimo, è allestita la mostra “Sebastião Salgado. Amazônia”, a cura di Lélia Wanick Salgado, promossa dal Comune di Trieste, Assessorato alle politiche della cultura e del turismo e organizzata da Civita Mostre e Musei e Contrasto, mentre Zurich è il global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia e Illy ne è special partner per Trieste.
Dopo il progetto Genesi, Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. Questo progetto è durato sette anni durante i quali ha fotografato la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano, registrando l’immensa potenza della natura di quei luoghi e cogliendone nel contempo la fragilità.
Questa mostra è un’immersione totale nella foresta amazzonica: i suoni della foresta registrati in loco: il fruscio degli alberi, le grida degli animali, il canto degli uccelli e il fragore delle acque che scendono dalle montagne, compongono un paesaggio sonoro creato da Jean-Michel Jarre che accompagna e rende ancora più potenti le impressionanti immagini di Salgado.
Attirando l’attenzione sulla bellezza incomparabile di questa regione, Salgado vuole accendere i riflettori sulla necessità di proteggerla insieme ai suoi abitanti. La foresta è un ecosistema fragile, che nelle aree protette dove vivono le comunità indigene non ha subito quasi alcun danno. Tutta l’umanità ha la responsabilità di occuparsi di questa risorsa universale, polmone verde del mondo, e dei suoi custodi.