Il Comune di Carrara e il mudaC, Museo delle arti Carrara presentano “Plutone / Proserpina”, progetto espositivo personale di Quayola, artista conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni che mettono in relazione medium tecnologico con materiali tradizionali e artificiali, iconografia classica e sperimentazione digitale.
Curata da Laura Barreca, la mostra è aperta fino al 3 marzo prossimo e presenta l’artista che negli ultimi anni ha scelto Carrara come luogo di sperimentazione creativa tra artigianato e robotica.
Il percorso espositivo comprende una serie di quattro sculture del ciclo “Pluto #F_03_S4” e il fregio “Pluto and Proserpina Frieze #I_01”, realizzate con l’uso della robotica e ispirate al “non-finito” di Michelangelo, tecnica a cui ha dedicato gran parte delle sue ricerche.
Il gruppo scultoreo esposto a Carrara è ispirato al Ratto di Proserpina, mito ovidiano delle Metamorfosi e capolavoro del Bernini, conservato alla Galleria Borghese di Roma. Il rapimento della giovane Proserpina per mano di Plutone culmina nella concitazione di un atto violento che si concluderà con la discesa negli inferi. Nella rivisitazione di Quayola, la forma viene interrotta, vanificando di fatto l’atto brutale.
Le opere, realizzate in poliuretano espanso, un materiale diffuso nell’industria manifatturiera, sfidano le convenzioni delle tecniche artistiche tradizionali, ripensando il concetto stesso di creazione e di autorialità: le macchine non sono solamente strumenti di produzione, ma permettono di ripensare l’opera e la creazione artistica attraverso originali canoni estetici.