Ron Mueck


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Fino al 10 marzo 2024, Triennale Milano ospita la prima personale in Italia dell’artista australiano Ron Mueck, in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain.
Ron Mueck alla Triennale di Milano, foto Gautier Deblonde

L’esposizione è il risultato di una profonda collaborazione tra l’artista e l’istituzione francese, consolidata nel corso di un dialogo iniziato nel 2005 e protrattosi attraverso gli anni.

Il percorso espositivo, un’affascinante evoluzione del progetto tenutosi a Parigi nell’estate 2023, è composto da sei sculture e dalla monumentale installazione Mass del 2017, proveniente dalla National Gallery of Victoria di Melbourne e mai esposta in Italia prima d’ora.

La mostra è una tappa fondamentale nell’ambito di un partenariato di otto anni tra Triennale Milano e Fondation Cartier, istituzioni europee caratterizzate da un approccio multidisciplinare e da una medesima visione della cultura contemporanea e della creazione artistica.

Nato a Melbourne nel 1958 e trasferitosi nel Regno Unito nel 1986, Ron Mueck ha rinnovato la scultura figurativa contemporanea con la sua opera intensamente genuina e realistica, ma profondamente misteriosa al tempo stesso. Tra le sue 48 opere prodotte, Mass rappresenta un punto di svolta nella sua carriera.

Mass (2017), un’installazione composta da cento gigantesche sculture di teschi umani, è il fulcro della mostra milanese. La monumentalità dell’opera sfida gli spettatori a riflettere sui temi fondamentali dell’esistenza umana. La parola inglese “mass” è, infatti, riconducibile a molteplici significati, da “mucchio disordinato” a “funzione religiosa”, che costituiscono punti di partenza per l’esperienza personale di ciascun osservatore a confronto con l’opera.

La mostra evidenzia il percorso evolutivo di Mueck, con opere come En Garde (2023)  e This Little Piggy (2023-in corso), dimostrando la sua continua esplorazione ed evoluzione dell’artista.  En Garde presenta uno spettacolare gruppo di cani di tre metri di altezza, mentre This Little Piggy  è una scultura di piccole dimensioni ispirata a un passaggio del romanzo Pig Earth (1979) di John Berger. È la prima volta che Mueck concede al pubblico la possibilità di vedere un lavoro in corso d’opera.

Opere emblematiche come Baby (2000), In Bed (2005), e Woman with Sticks (2009), presenti nella mostra milanese, catturano momenti intensi della vita umana attraverso forme scultoree straordinarie, evocative e talvolta inquietanti. La mostra include anche due film del fotografo e regista francese Gautier Deblonde: Still Life: Ron Mueck at Work (2013) e Three Dogs,a Pig and a Crow(2023). Questi film offrono uno sguardo dietro le quinte, catturando l’atmosfera dello studio di Mueck e il suo metodo di lavoro.

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