Antonio Carena. Il fenomeno della quintessenza 


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Antonio Carena (Rivoli, TO, 1925-2010) si autodefiniva “ladro di nuvole”, poiché imprigionava e rappresentava porzioni di cielo attraverso la sua arte che, attualmente e fino al 29 ottobre, è accolta a Palazzo Lomellini di Carmagnola (TO). Realizzata in collaborazione con la Città di Carmagnola, la mostra è curata da Nicolò Balocco, nipote dall’artista e ha come obiettivo quello di raccontare la storia del pittore, esplorando le diverse fasi della sua carriera artistica.

Antonio Carena, Il fenomeno della quintessenza, Palazzo Lomellini, Carmagnola, To

Le 50 opere esposte coprono infatti un ampio spettro temporale. Si parte dai primi anni accademici presso la scuola di Enrico Paulucci, alla prima mostra personale del 1955, curata da Albino Galvano, che ha segnato un importante momento di riconoscimento per l’artista. Successivamente si esplora l’incontro con il critico Tapiè e le sue opere informali che lo portano ad essere selezionato per la mostra “Arte Nuova” al Circolo dei Lettori di Torino, insieme ad altri 71 artisti internazionali. Un approfondimento è dedicato alla sua amicizia con Lucio Fontana e ai suoi famosi cieli sparsi in tutta Europa, incluso l’uso creativo di una Fiat 500 come tela ambulante, nonché i suoi murales e l’happening del 1971 con i Cartelli Bianchi, in collaborazione con la Galleria Il Fauno.

Antonio Carena è noto per la sua affinità con l’elemento del cielo e per la sua capacità di catturare l’essenza delle nuvole nelle sue opere. Una delle sue citazioni più famose “Tra me e il cielo la distanza la decido io”, esprime la sua volontà di stabilire una connessione personale e creativa con il cielo, come se potesse decidere autonomamente la distanza e la relazione tra sé stesso e l’infinito sopra di lui.

In concomitanza alla retrospettiva di Antonio Carena, si possono visitare le mostre “Uno per uno”, la personale di Giuseppe Migliore, che realizza quadri a mosaico con più soggetti, nella Chiesa San Rocco e “Un tesoro nascosto”, Piero Solavaggione nelle case dei carmagnolesi: la mostra dell’artista carmagnolese dalla pittura immediata che ricorda i “fauves” rimanendo fedele nel tempo ad una figurazione dallo stile impressionista, nella Chiesa di San Giovanni Decollato. Sono, inoltre, previste proposte culturali dei musei carmagnolesi a cura dell’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione Museinsieme.

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