In occasione della festa per il 160esimo anniversario dannunziano, nella stagione primaverile del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (BS) sono allestite due mostre: la prima dedicata al pittore viareggino Lorenzo Viani, considerato uno dei massimi esponenti dell’Espressionismo italiano, e la seconda sulla figura del grande imprenditore e mecenate del ‘900 Vittorio Cini, definito da Indro Montanelli “l’ultimo Doge di Venezia”, e uno dei più intelligenti collezionisti del Novecento.
La mostra “Viani al Vittoriale”, ideata da Giordano Bruno Guerri, Veronica Ferretti e Paolo Riani, è dedicata alla figura di Lorenzo Viani. Ritenuto dalla critica uno tra i più grandi protagonisti della scena culturale italiana ed europea agli inizi del Novecento, la sua arte prende le mosse dall’Espressionismo tedesco e dal Simbolismo dannunziano.
L’allestimento è curato in collaborazione con il Comune di Viareggio all’interno di un progetto che vede la realizzazione per l’anno 2023 di due mostre dedicate a Lorenzo Viani (allestita da marzo a settembre negli spazi del Vittoriale di Villa Mirabella) e Gabriele d’Annunzio (da giugno a ottobre alla GaMC di Viareggio). Queste due iniziative nascono dalla volontà di far conoscere il legame di questi due artisti con la Versilia e tra loro. Una correlazione che si nota particolarmente in Viani che sin da giovane vedeva in d’Annunzio non solo il poeta delle dolci malinconie, ma anche quello delle virtù civiche e del mito libertario.
A Villa Mirabella sono esposti alcuni capolavori del pittore viareggino provenienti dalla GaMC e da collezioni private, una sezione speciale sarà dedicata alle xilografie mentre oli carbonici e pastelli racconteranno la personalità dell’artista.
Ultima delle tre tappe strettamente collegate alla figura di Vittorio Cini la terza mostra sarà allestita al Vittoriale presso il Ricovero del MAS e all’interno del D’Annunzio Segreto e vedrà esposte una trentina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Tutto nasce dalla volontà di Francesco e Riccardo Avati, che in occasione della pubblicazione della seconda edizione del testo di Anna Guglielmi Avati, hanno voluto riportare all’attenzione di studiosi e artisti la figura di questo illustre italiano, un protagonista del XX secolo. L’allestimento di Marco Di Capua vuole raccontare la figura di Cini sotto una nuova luce, offrendo ai visitatori uno spaccato sulla “pluridimensionalità del personaggio” attraverso i documenti originali e le opere di artisti contemporanei che o hanno lavorato appositamente per questa mostra o sono a Cini legati da un medesimo percorso ideale, scelto appunto dal curatore. Gli artisti sono: Riccardo Ajossa, Marco Bernardi, Alberto Biasi, Andrea Boyer, Vito Bongiorno, Lucia Crisci, Ettore de Conciliis, Stefania Fabrizi, Shay Frisch, Elisa Grezzani, Carlo Gavazzeni Ricordi, Claudio Koporossy, Rosaria Gini, Alessandra Giovannoni, Umberto Mariani, Riccardo Monachesi, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Achille Perilli, Elena Pinzuti, Pizzi Cannella, Mauro Reggio, Oliviero Rainaldi, Maurizio Savini, Giovanni Tommasi Ferroni, Emilio Vedova, Marco Verrelli e Ortensio Zecchino.
La seconda edizione del volume di Anna Guglielmi Avati sul nonno Vittorio Cini, sarà pubblicata dalla casa editrice Il Cigno GG Edizioni in occasione dell’apertura della mostra.