Maria Prymanchenko. I girasoli ucraini


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Fino a domenica 4 giugno, i girasoli di Maria Prymachenko, provenienti dal Museo nazionale Taras Shevchenko di Kiev, sono esposti al MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto in una mostra composta da 60 opere e allestita negli spazi di Palazzo delle Albere, a Trento.

A un anno dall’invasione della Russia all’Ucraina, il Mart presenta la prima mostra italiana su Maria Prymachenko, artista UNESCO nel 2009.

Maria Prymachenko, Girasole, 1988, National Museum Taras Shevchenko of Kyiv

Esponente della pittura naif ed erede di una tradizione folcloristica secolare, Maria Prymachenko ispirò grandi artisti come Picasso, Matisse e Chagall.
Nei suoi lavori mescola cultura popolare e arte moderna, risignifica l’iconografia della tradizione ucraina, racconta esperienze personali e sogni. Con animali fantastici, flora lussureggiante, simboli ancestrali l’artista ridefinisce gli immaginari popolari e li rende universali. Il lavoro di Prymachenko pare arrivare dalla preistoria, attinge ai miti pagani, alle storie cristiano-ortodosse e popolari dell’Eurasia, amalgama la mitologia slava e le leggende russe, si ispira alle grandi pitture murali della tradizione ucraina e all’arte decorativa. Con il suo stile riconoscibile, vivace, immediato è stata amata da diverse generazioni che, a partire dalla prima metà del novecento, hanno contribuito a costruirne il mito.

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