Giacometti – Fontana. La ricerca dell’assoluto


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Il Museo del Novecento di Firenze, propone la mostra “Giacometti – Fontana. La ricerca dell’assoluto”, fino al 4 giugno, ideata da Sergio Risaliti che ne cura la realizzazione assieme a Chiara Gatti.

Alberto Giacometti e Lucio Fontana per la prima volta insieme. Un progetto museale inedito presenta l’incontro ideale e il dialogo potente fra due giganti del Novecento, grazie al confronto straordinario fra capolavori arrivati dall’Italia e dall’estero. Firenze ospita un doppio appuntamento ideato da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, che affonda nella ricerca inesausta e ostinata dei due maestri, protagonisti di un viaggio parallelo che intende suggerire nuove strade di analisi e sondare nuove interpretazioni.

Alberto Giacometti, L’Homme qui marche I, Photo Claude Germain – Archives Fondation Maeght (France)

La mostra “Giacometti – Fontana. La ricerca dell’assoluto”, è ospitata all’interno degli spazi monumentali del Museo di Palazzo Vecchio, in particolare nella Sala delle Udienze e nella Sala dei Gigli, dove oggi si conserva la celebre Giuditta di Donatello. Per la prima volta sono, infatti, messe in relazione queste due colonne portanti del XX secolo, così distanti nelle attitudini e nella vita, ma altrettanto legate da una riflessione sulla verità nell’arte, conquistata attraverso l’esperienza della materia e insieme dell’immaginazione, in bilico fra la dimensione primordiale del tempo e quella cosmologica dello spazio. Un colloquio che vuole suscitare domande piuttosto che dare risposte, per stimolare il dibattito critico e inattese narrazioni attorno ad affinità di pensiero e riferimenti condivisi. Una mostra in cui le opere accostate acquistano la potenza evocativa di un sogno, la cui presenza come in un sogno va interpretata cercando risposte lontane nel tempo e nel futuro.

In concomitanza con questo grande progetto, il Museo Novecento dedica ben due piani delle ex Leopoldine alle sculture e ai disegni di Lucio Fontana. La mostra “Lucio Fontana. L’origine du monde”, (fino al 13 settembre), nasce dalla volontà di esplorare alcuni aspetti ancora poco sondati dell’opera del maestro italo-argentino, tra gli autori più innovativi del secolo scorso, quali la relazione originaria tra creazione artistica, procreazione e nascita della vita nell’universo, e il rapporto tra mondo finito e infinito.

La mostra si avvale del supporto e del prestito di un consistente nucleo di opere della Fondazione Lucio Fontana. Un ringraziamento speciale alla Fondation Marguerite et Aimé Maeght e Giò Marconi. Si ringraziano inoltre Hotel Savoy della Rocco Forte Hotels e Ginori 1735.

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