Gli artisti Camilla Gurgone e Marco Basso presentano a Palazzo Ducale di Genova, fino al 19 febbraio, un progetto multimediale realizzato in duo appositamente per gli spazi di Sala Dogana.
Gli interventi dei due artisti miscelano il campo della realtà fisica a quello della virtualità, sia nella fase di ricerca che in quella di produzione, con il fine principale di mostrare rappresentazioni alternative della città di Genova, e di conseguenza mettendo in dubbio le modalità classiche di archiviazione e narrazione museale.
La mostra crea una meta-narrazione attraverso i concetti di falso storico e falso documentario.
In questo senso, la modalità allestitiva a metà strada tra l’archivio museale e l’estetica della wunderkammer è combinata all’utilizzo di vere e proprie audio-guide d’artista che il pubblico potrà ascoltare tramite dispositivi consegnati all’ingresso.
Nel testo critico viene precisato: “Tra immagini impensabili e oggetti dall’ambigua fattura presentati come reperti, ritrovamenti e cimeli, la guida sonora sembra dipanare la matassa di un trascorso oscuro che la città di Genova ha occultato negli anni e a cui oggi finalmente abbiamo accesso. Ciò che emerge, perciò, è un ordito di storie ambigue e sconosciute che tradiscono l’osceno e l’indicibile mai trapelato fin ora dalla storia della città.”
Da Dogana a Ponte dei Mille è il progetto multidisciplinare vincitore del Bando indetto dal Comune di Genova “Sala Dogana. Giovani idee in transito” come centro di sperimentazione della giovane arte under 35; ideato dal collettivo curatoriale Mixta e realizzato in collaborazione con Palazzo Ducale, Comune di Genova, Università di Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti e Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea; e patrocinato da Regione Liguria.
Il progetto composito e multidisciplinare intende stimolare la riflessione del pubblico sulle molteplici narrazioni della città di Genovaesso, infatti esso scandaglia il percorso classico dei tour croceristici in città, nel segmento significativo che va appunto da Ponte dei Mille a Piazza de Ferrari, e si snoda a partire da una mostra interattiva, “Janua”, frutto del lavoro di due giovani talenti emergenti: il genovese Marco-Augusto Basso (1995) e la lucchese Camilla Gurgone (1997).
L’intero palinsesto curatoriale non presenta solo questa mostra, ma offre alla cittadinanza alcune occasioni d’incontro tra talk e workshop in collaborazione con wall:out magazine e l’Università di Genova per approfondire in maniera partecipata e attiva il tema degli “archivi impossibili” nella storia e nella pratica artistica, ma anche il tema dei “movimenti nella città” e le differenti pratiche di conoscenza del territorio.