Felice Tagliaferri


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Il Museo Diocesano di Brescia ospita, fino al 25 giugno, la personale dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, composta da tre sculture.
L’artista cesenate si distingue nel panorama contemporaneo italiano e internazionale per la potenza espressiva delle sue opere figurative create nel marmo, attraverso la sapiente manipolazione tattile del materiale, con iconografie legate al mondo religioso e descrittive della fragilità umana.

Felice Tagliaferri, Cristo Rivelato

Le mani dello scultore traducono nel marmo ciò che gli occhi non vedono conferendo ai lavori, generalmente a grandezza naturale o di dimensioni poco più ridotte, una restituzione del dato reale talmente precisa che l’unico modo per interiorizzarle e comprenderle è proprio attraverso l’esperienza tattile.
In questa mostra sono esposte: il “Cristo riVelato” (2010), realizzato su modello del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, conservato nella cappella Sansevero di Napoli, uno dei capolavori scultorei settecenteschi italiani, la “Pietà ribaltata” (2020), ispirata alla Pietà di Michelangelo nella basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, dove è il figlio che tiene tra le braccia la madre esausta e la “Sacra Famiglia” con bambino fragile (2021), che vede la rivisitazione del soggetto con la presenza di un bimbo di circa 7 anni, con la Sindrome di Down.
La rassegna è parte del Focus inclusività un progetto di forte impatto sociale, realizzato in collaborazione con l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), per rendere il contesto museale un nuovo spazio dedicato all’accoglienza, attraverso iniziative come il Percorso al Buio, che dai primi mesi del 2023 sarà allestito in permanenza e realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli, insieme a UICI e Arte con Noi, con delle installazioni dedicate alle persone non vedenti e la realizzazione di una sala immersiva al buio, per un’esperienza sensoriale amplificata e totalizzante per ogni visitatore.
All’interno del percorso museale, saranno inoltre selezionate una o due opere particolarmente rilevanti per ogni sezione, che saranno riprodotte in vari materiali, corredate da ausili tiflologici e da spiegazioni in Braille, per essere fruite tattilmente sia dalle persone con minorazione visiva che da persone vedenti. All’ingresso del museo sarà collocata la riproduzione del complesso conventuale di San Giuseppe con mappe tattili che permetteranno la geolocalizzazione dell’edificio nel contesto urbano cittadino, realizzato grazie al ricavato dell’evento “Cose mai viste”, il market dell’artigianato hand made e del riciclo creativo.

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