Momentum (Adda). Fabio Roncato


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A Palazzo Galeano di Lodi (MI), fino al 28 febbraio l’Associazione culturale Platea ospita “Momentum (Adda)”, progetto espositivo inedito dell’artista Fabio Roncato, a cura di Gaspare Luigi Marcone.
Prendendo le mosse dallo studio e dall’osservazione del territorio locale, l’artista ha realizzato un’installazione scultorea site-specific, pensata appositamente per Lodi e per gli spazi di Platea.
Il lavoro di Fabio Roncato rivela una profonda fascinazione per le forze energetiche della natura, come l’acqua dei fiumi e dei mari, i movimenti astronomici, il dinamismo della Terra, che nella sua pratica si traducono in nuovi paesaggi o frammenti di visioni naturali, attraverso materiali, metodi e processi eterogenei.

Fabio Roncato, Momentum, foto Daniele Marzorati

Il ciclo di sculture Momentum rappresenta quasi la quintessenza della ricerca artistica di Roncato. Il processo che conduce alla realizzazione di queste sculture sembra apparentemente semplice, ma è in realtà frutto di una ricerca che ha condotto l’artista a definire un proprio metodo sperimentale che deriva prima di tutto dallo studio sul campo dei fiumi e dei territori limitrofi in cui si trova a operare, alla ricerca di un luogo idoneo per concretizzare le proprie idee. Una volta individuata una porzione di fiume congeniale alla sua visione, Fabio Roncato fonde frammenti di cera naturale e grazie ad appositi contenitori la immerge nell’acqua corrente. Quasi istantaneamente lo sbalzo termico tra caldo e freddo solidifica la cera in un oggetto che ricalca le forme dell’acqua, le sue onde e le sue correnti. Questa “matrice” (o anima) in cera viene poi a sua volta fusa in alluminio, con la classica tecnica della cera persa, ottenendo la scultura finale.
Fabio Roncato presenta a Platea un’opera che nasce nel cuore del territorio, dopo diversi sopralluoghi sulle rive dell’Adda, il fiume che attraversa Lodi e che in alcuni casi è stato definito “il fiume lombardo per eccellenza”, condotti nell’inverno e nella primavera 2022. Il processo di realizzazione ha avuto inizio nel luglio dello stesso anno, le acque del fiume erano abbondanti, il clima e il paesaggio in armonia all’operare dell’artista che ha scelto di agire nel tardo pomeriggio, verso sera, per ovviare alle alte temperature e alla luce abbacinante del sole. Il lavoro notturno ha dato la possibilità di tutelare il grande frammento di cera che ha potuto così asciugarsi e stabilizzarsi in condizioni più idonee.
Il lavoro dell’artista fa emergere movimenti e situazioni che difficilmente si potrebbero vedere a occhio nudo. L’azione creativa di Roncato è anche un atto performativo. I suoi gesti catturano frammenti di tempo e di spazio, stabilizzano nel tempo la “fotografia” di un’energia scaturita dalla natura che difficilmente si ripresenta uguale a se stessa.
Il risultato finale per questo progetto ha fornito una delle sculture più grandi mai realizzate dall’artista unitamente a un ricco apparato fotografico delle diverse fasi della realizzazione dell’opera.

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