Art Club #36. Rosa Barba


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All’Accademia di Francia, Villa Medici, a Roma prosegue il progetto Art Club curato da Pier Paolo Pancotto che presenta, fino al 10 ottobre, l’artista e cineasta italiana Rosa Barba con tre opere che offrono una panoramica di oltre 10 anni di pratica artistica, combinando film, scultura, suono e testo.

Con Disseminate and Hold (2016), Rosa Barba esplora i paesaggi plasmati dall’Uomo, spesso frutto di immaginari politici e visioni utopiche. Girato in Brasile, il film ritrae il caos quotidiano del Minhocão (il “grande verme”), l’autostrada sopraelevata che attraversa il centro di San Paolo, punto di partenza per una riflessione sulle tracce lasciate dalla Storia sul paesaggio e l’ambiente urbano.

Rosa Barba, Color clocks, 2012, installation Rosa Barba vg bild kunst bonn 2022

Color Clocks: Verticals Lean Occasionally Consistently Away from Viewpoints (2012) è composto da tre oggetti disposti nello spazio il cui aspetto ricorda il meccanismo di un orologio. Ognuno produce un’immagine cinetica attraverso il proprio ritmo specifico. Giocando con diverse modalità di percezione, l’installazione Color Clocks mira a catturare la misura e l’esperienza stessa del tempo, invitando a una meditazione ripetuta all’infinito sul colore, il tempo, la percezione e il linguaggio.

Weavers (2021) è un’installazione di pellicole da 16 e 35 mm intrecciate sopra e intorno a telai mobili, formando una superficie talora riflettente e talora trasparente che lascia percepire lo spazio circostante. Gli intrecci irregolari, accentuati da un proiettore di luce a focale corta, creano sequenze fugaci. Rosa Barba interroga la plasticità e la trasparenza della pellicola come medium mediante un’operache si presenta al contempo come un’immagine cinematografica e uno schermo sospeso rotante.

La mostra è realizzata con il sostegno di Vistamare, Milano/Pescara.

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