Fino al 27 marzo alle OGR di Torino sono allestite in contemporanea due nuove mostre per un’inedita relazione con il tempo: HERE di Maria Hassabi, a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi al Binario 1, e HARDSCAPES di Nina Canell, a cura di Samuele Piazzacon Lorenzo Giusti al Binario 2.
Il programma espositivo del 2022 inizia con le mostre di Maria Hassabi e Nina Canell e rispecchia in modo deciso la missione di OGR e il più ampio impegno di Fondazione CRT nell’investire su progettualità inedite.
Un ambiente scultoreo muta gli spazi del Binario 1 creando il paesaggio per Here, live-installation di Maria Hassabi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen – Vienna, e prodotta da OGR Torino in collaborazione con Onassis Foundation – Atene con il supporto di Milvus Artistic Research Center (MARC)– Knislinge, e Onassis Stegi – Atene. I corpi dell’artista e di cinque ballerini abitano la scultura ed esplorano una coreografia a un ritmo decelerato, invitando i visitatori a unirsi a loro in una condivisione del tempo e dello spazio. Immersi in un costante continuum, i movimenti dei ballerini creano una situazione di presenza mutevole, che sottolinea la natura scivolosa del qui e ora – here-ness. A partire dai primi anni 2000, Maria Hassabi ha creato una pratica coreografica unica nel suo genere che si concentra sull’immobilità e sullo spazio compreso tra i movimenti. Al centro delle coreografie, immobilità e decelerazione sono usate sia come tecnica che come soggetto della rappresentazione, mentre i corpi che performano oscillano tra danza e scultura, corpo vivo e immagine statica.
Al Binario 2 Hardscapes, la personale di Nina Canell, realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo, si pone in un dialogo ideale con la mostra dell’artista commissionata e prodotta all’interno del Meru Art*Science Research Program al museo bergamasco. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18), opera video realizzata insieme a Robin Watkins, che esplora i modi diversi in cui l’energia si manifesta e circola, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato. Accanto alla scultura-video, per OGR l’artista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory (16 Tonnellate) (2021), originariamente commissionato dalla GAMeC: un tappeto di conchiglie ricopre il pavimento e, contemporaneamente costruito e distrutto dal movimento e dalla densità dei corpi, si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori. Le conchiglie che la compongono sono in realtà la materia prima della maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento e della stessa pavimentazione delle OGR.