Tiziano e l’immagine della donna


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Fino al 5 giugno, Palazzo Reale di Milano ospita una mostra che parla della donna nel Cinquecento dipinta da Tiziano e dai suoi contemporanei, quali Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto: di bellezza, eleganza e sensualità, e del ruolo tutto particolare che la loro rappresentazione acquistò nella Venezia del Cinquecento.

La mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna ed è curata da Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum, coadiuvata da un comitato scientifico internazionale composto da noti studiosi del settore, quali Anna Bellavitis, Jane Bridgeman, Beverly Louise Brown, Enrico Maria Dal Pozzolo, Wencke Deiters, Francesca Del Torre, Charles Hope, Amedeo Quondam. Il libro che accompagna la mostra è pubblicato da Skira in tre edizioni, italiana, tedesca e inglese.
Sono circa un centinaio le opere esposte di cui 46 dipinti, 15 di Tiziano per lo più prestati dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, cui si aggiungono sculture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este (1994), libri e grafica.
La struttura portante dell’esposizione affronta un argomento eternamente valido ma anche completamente nuovo, presentando l’immagine femminile attraverso tutto l’ampio spettro delle tematiche possibili e nel contempo mettendo a confronto gli approcci artistici individuali tra Tiziano e gli altri pittori del tempo.
Partendo dal tema del ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passando a quello fortemente idealizzato delle così dette “belle veneziane” si incontrano via via celebri eroine e sante, fino ad arrivare alle divinità del mito e alle allegorie.
Inclusi nella mostra anche i ritratti e gli scritti di famosi poeti che cantarono l’amore ed equipararono la ricerca del bello all’esaltazione della donna e della bellezza femminile, come anche ritratti delle donne scrittrici, nobildonne, cittadine e anche cortigiane.


Sono analizzati anche l’abbigliamento e le acconciature femminili sfoggiate nei ritratti, sia reali che ideali, esaminando la moda contemporanea con la sua predilezione per tessuti sontuosi, perle e costosi gioielli.
La mostra si articola in otto sezioni: I. Prologo; II. Ritratti; III. Le belle veneziane; IV. Coppie di amanti ed altri; V. Eroine e sante; VI. Letterati e poetesse; VII. Venere e gli amori degli dei; VIII. Allegorie.
Tra i dipinti più importanti di Tiziano troviamo: Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere (1538) da Firenze, Gallerie degli Uffizi; Madonna col Bambino (1510 circa), Ritratto di Isabella d’Este (1534-1536 circa), Marte, Venere e Amore (1550 circa) Danae (1554 circa), La figlia in veste di Lavinia (?) (1565 circa), Tarquino e Lucrezia (1570-1576) da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Ritratto di una giovane donna (1536) da San Pietroburgo Hermitage Museum; Ritratto di giovinetta da Napoli, Museo di Capodimonte; Allegoria della Sapienza (1560) da Venezia, Biblioteca Marciana. Di Giorgione: Laura (1506), da Vienna, Kunsthistorisches Museum. Di Lotto: Giuditta con la testa di Oloferne (1512), da Roma, Banca Nazionale del Lavoro. Di Tintoretto: Peccato originale (1550-1553), da Venezia, Galleria dell’Accademia, Madonna col Bambino di Tiziano a rappresentare Eva e Maria Vergine, le due emblematiche figure femminili del Vecchio e Nuovo Testamento; Ritratto di una giovane donna (1553-1555 circa) e Susanna al bagno (1555-1556 circa), da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Leda e il cigno (1578 circa) da Firenze, Gallerie degli Uffizi. Di Palma il Vecchio: Giovane donna con vestito blu e Giovane donna con vestito verde (1512-1514 circa) e Ninfe al bagno (1525-1528 circa) dal Kunsthistorisches Musem. Di Veronese: Lucrezia (1580-1583 circa), Giuditta con la testa di Oloferne (1580 circa), Venere e Adone (1586 circa) dal Kunsthistorisches Museum e Il Ratto di Europa (1576-1580), da Venezia, Fondazione Musei Civici. Poi dipinti di Paris Bordone, Giovanni Cariani, Bernardino Licinio, Giovan Battista Moroni, Palma il Giovane, Alessandro Bonvicino detto il Moretto.

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