Giorno per giorno nella pittura. Federico Zeri e Milano


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Nel centenario della nascita di Federico Zeri (Roma, 1921 – Mentana, 1998), il Museo Poldi Pezzoli di Milano presenta la mostra “Giorno per giorno nella pittura. Federico Zeri e Milano”, dedicata appunto allo studioso che è stato uno dei più grandi conoscitori e storici dell’arte del Novecento, spirito libero e anticonformista, come amava definirsi, ma rigoroso, dotato di una memoria visiva prodigiosa. Ha lasciato nei suoi scritti un patrimonio di conoscenze, ricerche, attribuzioni, ancora oggi punti di riferimento per chi studia la storia dell’arte italiana, in particolare per alcuni ambiti come la pittura dal Duecento al Cinquecento. Il suo strumento di lavoro, oltre alla sua vasta conoscenza del patrimonio artistico, era la sua incomparabile fototeca, formata nel corso di una vita, oggi patrimonio di tutti grazie alla Fondazione Federico Zeri, che ha sede a Bologna presso l’Università “Alma Mater”.

Uno scorcio della mostra


L’esposizione, a cura di Andrea Bacchi, direttore della Fondazione Zeri di Bologna, e Andrea Di Lorenzo, direttore del Museo Ginori di Firenze, indaga e ricostruisce le complesse e variegate relazioni intessute negli anni dal grande conoscitore con le istituzioni, i musei e i collezionisti milanesi.
In mostra una trentina di opere: oltre ai due dipinti giunti al Museo per legato testamentario dello studioso, sui quali verranno presentate nuove ricerche e approfondimenti, sono esposte altre opere di grande interesse appartenenti a collezioni private e a musei e di cui Zeri si è occupato nei suoi studi e nelle sue pubblicazioni o di cui ha suggerito direttamente l’acquisto.
I dipinti esposti rappresentano, in maniera significativa ed esemplare, la vastità degli interessi e delle competenze di Zeri come conoscitore e storico dell’arte, attraverso le diverse scuole dell’Italia centro-settentrionale e le varie epoche, dal XIV al XVIII secolo (tra gli artisti in mostra, Andrea Previtali, Giovanni Battista Moroni, Giulio Cesare Procaccini e Alessandro Magnasco). Nella mostra viene illustrato inoltre il notevole contributo e impulso dato dallo studioso alla creazione di importanti raccolte, e al consolidamento di un gusto collezionistico improntato all’apprezzamento di opere d’arte di raffinata qualità e in ottimo stato di conservazione, eseguite dai tanti artisti che contribuiscono a comporre il variegato mosaico della storia dell’arte italiana.

Per tutta la durata dell’esposizione saranno organizzate diverse attività collaterali: visite guidate su prenotazione per diverse tipologie di pubblico, anche per i più fragili: percorsi tenuti da mediatori sordi in LIS (Lingua dei Segni Italiana) o per anziani; itinerari didattici per le scuole e per i bambini e un ciclo di conferenze sui temi della mostra affidate a specialisti degli argomenti affrontati.

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