Ghiribizzi. Disegni inediti di Gillo Dorfles


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Una mostra di opere inedite di Gillo Dorfles (1910-2017), pietra miliare nella critica d’arte del Novecento, è promossa dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia che l’ha anche realizzata e allestita, fino al 31 gennaio 2022, nella Sala delle Mostre della Biblioteca in Manica Lunga della Fondazione stessa, sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

La mostra è realizzata a cura di Aldo Colonetti e Luigi Sansone e realizzata in collaborazione con Associazione Culturale Gillo Dorfles, in partnership con BMW Italia e con la sponsorizzazione tecnica di Ciaccio Arte; essa rappresenta anche un ritorno simbolico di Dorfles alla Fondazione Cini, da lui spesso visitata in veste di critico. Sono esposte 22 opere di cui 21 disegni e il dipinto Vitriol, del 2010.

Oltre a celebrare l’ingegno creativo di Dorfles, la mostra si configura come l’attività inaugurale dell’Associazione e segna il rinnovarsi della collaborazione tra i due curatori Aldo Colonetti e Luigi Sansone.

Gillo Dorfles, Vitriol, 2010

Tra i disegni si segnalano: “Tra le onde”, un segno continuo che delinea due figure amorfe tentacolari che fluttuano divertite in mare; “La gara dei seni”, dove due esseri femminili mettono apertamente in mostra le loro forme; “Ripulsa”, in cui un uomo di spalle si allontana tristemente dopo avere ricevuto un rifiuto dalla sua “bella”; “Un cane fedele”, una divertente scenetta che vede un cane seguire fedelmente il suo “padrone” dalle sembianze luciferine; in “Al sole dei tropici” domina un’atmosfera di calura estiva resa dal sole e dall’albero sfrondato; in “Lavata di testa” l’intreccio convulso dei segni ben rappresenta lo stato d’animo del protagonista che evidentemente ha subito una ramanzina.

Esposto anche il quadro Vitriol del 2010, (acronimo della frase latina Visita interiora terrae rectificando invenies occultum lapidem – Visita l’interno della terra e rettificando troverai la pietra nascosta). L’opera rappresenta una figura amorfa grigio-verde definita dal curatore Luigi Sansone “inquietante ed enigmatica, i cui occhi accesi, penetranti e ipnotici scrutano e incantano da lontano”. Al centro della figura appare racchiusa in sequenza la scritta latina e si notano le sette lettere scritte in nero a grandi caratteri che formano la parola Vitriol.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa acquistabile al bookshop del San Giorgio Café (per la visita è necessario registrarsi su visitcini.com).

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