Mirella Saluzzo. Fuori asse


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A Ravenna si è inaugurato un nuovo spazio espositivo della Fondazione Sabe per l’arte, con la mostra personale “Fuori asse” dell’artista Mirella Saluzzo (Alassio, SV, 1943), a cura di Elena Di Raddo e visitabile fino al 19 febbraio 2022. Il nuovo spazio espositivo, all’interno di un edificio ottocentesco completamente rimodernato a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, intende porsi quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura.

La mostra inaugurale presenta otto sculture recenti dell’artista Mirella Saluzzo (Alassio, 1943): forme fluide modellate a partire da sottili lastre di alluminio, un materiale flessibile e luminoso che l’artista incurva con un movimento scultoreo paragonabile a quello proprio dell’arte giapponese dell’origami: un procedimento pieno di attenzione e cura, che conferisce identità, bellezza e forma a ciò che in partenza è identico a sé stesso, celebrando al tempo stesso il rapporto intimo, tattile e sensitivo tra l’artista e la materia.

Mirella Saluzzo, Attrazioni, 2020, Alluminio trattato con tecnica mista e pigmenti, Foto di Daniele Casadio, Ravenna

Se da un lato, si può tracciare un legame tra l’opera di Mirella Saluzzo e il Costruttivismo per l’aderenza alla natura intrinseca del materiale, dall’altro il gesto creativo dell’artista si spinge oltre l’approccio materialista per configurarsi invece come emotivo e individuale, come si nota dalla vibrante continuità visiva risultante dalla leggera scalfittura della superficie, che opacizza e rende sensibile un materiale freddo come l’alluminio, trasfigurandolo. L’emotività è accentuata anche dall’utilizzo di tracce di colore, che fanno emergere la formazione di pittrice dell’artista, sotto la guida del maestro dell’astrattismo Luigi Veronesi.

Fuori asse si apre con una serie di opere su carta intitolate Open (2015-2016), in cui si osserva, attraverso sovrapposizioni e ritagli, l’apertura verso un’altra dimensione. Al centro della sala principale, svetta la scultura monumentale Exit (2018-2019), una struttura modulare circolare orizzontale collocata su una sorta di pedana all’ingresso di una soglia aperta su una gabbia metallica. Sulle pareti alcune sculture appese (Voyager, 2020; Attrazioni, 2020; Explorer, 2020) sembrano sfidare la forza di gravità innestando un gioco di incastri e di movimento illusorio. L’attenzione ai dettagli con cui Mirella Saluzzo realizza le sue opere riesce solo apparentemente a celare l’instabilità di cui sono permeate: tra equilibrio e disequilibrio, si configurano come spazi inquieti, metafore dell’esistenza e allo stesso tempo della forza di adattabilità della vita stessa, come dimostra la scultura verticale Fuori Asse (2016-2017), costruita con elementi disallineati.

La mostra è accompagnata da un programma di attività collaterali che comprende dibattiti, conferenze, proiezioni e incontri con artisti, critici e studiosi attivi sul territorio nazionale.

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