Inside/Out


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A Villa Vallero di Rivarolo Canavese (TO), fino al 24 ottobre prossimo è allestita la mostra “Inside/Out”, progetto di arte urbana, decorazione e pittura con gli allievi ed ex allievi del biennio di decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, in cui sono presentati i lavori dei quattro giovani artisti che hanno svolto la residenza d’artista presso Casa Toesca nel mese di Luglio: Carlotta Ghioldi, Cristina Garbarini, Fulvio Ioan, Riccardo Rubattino, con il coordinamento Prof. Alessandro Fabbris.

Fulvio Ioan, Hans mein Igel 4, 200×180 cm

I giovani artisti hanno reinterpretato il concetto e le forme del decorativo: dopo una analisi del territorio i quattro giovani artisti, alcuni ancora studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, presentano una serie di opere nate in seguito al soggiorno svolto a Rivarolo Canavese, opere nate attraverso un dialogo tra territorio, architettura, decorazione e ibridazioni artistiche.
Ioan presenta una grande tela e alcune xilografie, da cui son stati tratti i manifesti che a Luglio sono stati affissi nello spazio pubblico in occasione della festa patronale di Rivarolo i cui soggetti attingono, attraverso il suo immaginario, all’Anno Giacobeo.
Garbarini, dopo aver analizzato alcuni elementi decorativi presenti nel tessuto cittadino e in alcuni palazzi storici di Rivarolo, presenta un grande disegno ed alcune tavole su carta che reinterpretano le forme di volute, modanature, basamenti, archi.
Ghioldi per la realizzazione delle sue opere ha attinto da uno studio compiuto sui colori dello stemma della città, sulle piante e sui giardini presenti nel territorio per realizzare due grandi stoffe che si dispiegano dal soffitto al pavimento, i cui soggetti sono stati rivisti attraverso app di smartphone e glitch generati dai processi di stampa.
Ribattino presenta alcune soluzioni di decorazione pittorica pensati per spazi cittadini con un pattern che attinge anch’esso da una reinterpretazione di modanature e geometrie architettoniche, frutto di un suo “cammino” compiuto sulle linee di fettucce appese tra palazzi, balconi e alberi: un esercizio di equilibrismo che pone lo sguardo a diverse prospettive.
Sempre Rubattino, in occasione dei giorni della mostra, replicherà una performance, organizzando anche un workshop per i cittadini.

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