Dante. Gli occhi e la mente. Un’Epopea POP


Stampa

“Un’Epopea POP” è la mostra esposta al MAR di Ravenna, fino al 9 gennaio 2022, realizzata a cura di Giuseppe Antonelli, docente di linguistica italiana all’Università di Pavia e ora coordinatore del progetto MULTI. Museo multimediale della lingua italiana, finanziato dal MIUR.
Questa mostra conclude il ciclo espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”, promosso dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, organizzato dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna e realizzato con il prezioso sostegno e patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Dante 2021, del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni – Ministero della Cultura, con il fondamentale contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Camera di Commercio di Ravenna e con il patrocinio della Società Dantesca Italiana. La mostra si articola in diverse sezioni, individuate da Giuseppe Antonelli e dai suoi collaboratori, Giovanni Battista Boccardo e Federico Milone (assegnisti di ricerca presso l’Università di Pavia): La memoria di Dante, Dante e l’immagine, Dante e la pubblicità, La divina parodia, Dante personaggio, Dante e Beatrice, con più di un centinaio di opere e oggetti tra i più disparati. Numerosissimi i contributi audio e video, anche interattivi. Una mostra dal carattere multimediale, in larga parte accompagnata dalla voce dei grandi interpreti che si sono cimentati nella lectura Dantis.
Intrecciato all’intero progetto espositivo, si snoda un percorso d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno. Una voce fuori campo che vede il dialogo fra le opere di artisti internazionali scelte per reinterpretare idealmente alcuni temi danteschi che faranno da guida al pubblico.

Richard Long, Roman line, 2016 – Courtesy Galleria Lorcan O’Neill


Per ogni tema scelto: le anime, le figure femminili, il sogno, il viaggio e la luce, sono stati individuati uno o più artisti e, ad aprire il percorso, con il tema delle anime, si trova nel chiostro cinquecentesco del MAR una grande architettura di Edoardo Tresoldi che rilegge idealmente il Nobile Castello o Castello degli Spiriti Magni, luogo emblematico che Dante cita nel quarto canto dell’Inferno.
All’interno della sezione dedicata alle figure femminili sono Letizia Battaglia, Tomaso Binga, Irma Blank, Adelaide Cioni, Rä di Martino, Maria Adele Del Vecchio, Giosetta Fioroni, Elisa Montessori e Kiki Smith a reinterpretare, attraverso le loro opere, le donne di Dante.
Il percorso espositivo prosegue con il tema del sogno e a rappresentarlo non potevano mancare le 34 tavole dell’Inferno di Robert Rauschenberg, artista fra i principali esponenti della pop art americana, e a raccontare il viaggio sono, invece, le opere del padre della Land Art, Richard Long.
La mostra si chiude con un’opera delle collezioni del MAR, Stella-acidi di Gilberto Zorio, come rimando al tema della luce e alle stelle, tanto care a Dante e alle quali lascia il compito di concludere ogni cantica e tutta la Commedia.
La mostra è realizzata con la collaborazione della Biblioteca Classense e di numerosi prestatori istituzionali e privati come la Biblioteca Nazionale Centrale (Firenze), la Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia), la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce (Napoli), il Museo del Precinema (Padova), la Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli (Milano), delle gallerie d’arte contemporanea Monica De Cardenas (Milano), Tiziana Di Caro (Napoli), Lorcan O’Neill (Roma), P420 (Bologna) e di tutti gli artisti coinvolti.

Share Button