Caty Torta. Un’artista libera


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A cento e uno anni dalla nascita, il MAUTO ospita, fino al 7 novembre prossimo, una mostra monografica dedicata a Caty Torta, l’artista, la donna, capace di interpretare ruoli “ordinari” con spirito libero e innovativo per il suo tempo. La mostra, curata da Laura Tota, presenta una selezione di 16 opere, archivi e bozzetti appartenenti alla collezione privata del figlio, Cesare Denoyè, che sono qui esposti insieme ad alcune delle auto sportive che l’hanno accompagnata in “gara” e nella vita. Un percorso espositivo articolato fra le esperienze cardine della ricerca di Caty: le Mille Miglia, Casorati, l’Avanguardia Torinese e Parigi, attraverso l’evoluzione del suo segno pittorico, dalla formazione alla maturità artistica.

Anticonformista e moderna, Caty Torta, è ancora oggi un modello di emancipazione e determinazione in grado di trasmettere il suo incondizionato amore per la Libertà.

Le opere esposte abbracciano tutto il periodo di produzione artistica della pittrice torinese, da quelle giovanili, come “I buoi” (1932) realizzata a soli 12 anni, alle opere del periodo parigino, quando frequentava l’Accademia della Grande Chaumiere a Montparnasse, fino al dipinto “Tramonto al Sestriere” (2004) nella quale una Porsche slitta impavida su un percorso tortuoso che ricorda la tenacia con cui Caty ha continuato a guidare le sue auto veloci fino ad oltre gli 80 anni.

L’allestimento della mostra

Accanto alle opere pittoriche di Caty Torta e ad integrazione del racconto sulla sua personalità passionale e spericolata, sono esposte alcune delle auto sportive che l’hanno accompagnata in “gara” e nella vita: una Lancia Aprilia del 1937 come quella che il padre le regalò per il suo 18esimo compleanno e con la quale prese parte alla MilleMiglia; una Volkswagen Golf GTI del 1981, modello con il quale Caty, ormai adulta, continuava a ingaggiare sfide coi “pivelli” ignari che quella vecchietta possedeva ancora i riflessi e la tecnica della pilota che fu; infine una Porsche 911 Carrera, modello 996 del 2003, rappresentativa del grande amore di Caty per le vetture Porsche, eleganti, sinuose, dal motore ruggente, audaci e fedeli a loro stesse, esattamente come lei.

Caty ha ripetuto spesso l’insegnamento che il suo maestro, Felice Casorati, le aveva trasmesso: “Ci vuole coraggio!”. E vorremmo che questo fosse interpretato anche come il messaggio di fondo, il filo conduttore dell’intera mostra, finalmente presentata al pubblico in segno di rinascita, di ripresa dopo mesi di chiusure forzate.

Il catalogo della mostra racchiude la selezione completa delle opere in esposizione accompagnate da archivi e immagini.

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