All’Accademia d’Ungheria, Galleria del Palazzo Falconieri, di Roma fino al 13 dicembre è esposta la mostra “Bauhaus Contemporary”, curata da Krisztina Löbl, dopo essere stata a Budapest e a Basilea, che propone delle riflessioni fotografiche sul Bauhaus e i suoi rappresentanti ungheresi.
Il tema principale su cui verte la mostra è il Bauhaus, in particolare l’operato dei suoi rappresentanti ungheresi e il contributo di questi ultimi al Bauhaus. La rassegna fotografica, tramite opere di artisti ungheresi contemporanei, intende sottolineare quanto la tradizione del Bauhaus sia tutt’oggi viva e presente nella scena artistica ungherese contemporanea.
Il numero degli artisti ungheresi che all’epoca contribuirono all’esperienza rivoluzionaria del Bauhaus è piuttosto numeroso, tra cui spicca il nome di László Moholy-Nagy, uno degli insegnanti più importanti della Scuola, nonché l’architetto e designer di fama mondiale Marcell Breuer. Si ricordano inoltre altri artisti, sempre ungheresi, con ruolo chiave nell’attività e visione del Bauhaus, tra cui Otti Berger, Hugó Johan, Farkas Molnár, Henrik Stefán e Andor Weininger.
Le opere esposte in mostra, selezionate da una giuria di esperti, sono di 15 noti fotografi ungheresi. Tra i membri della giuria si ricordano Csaba Káel, Presidente della Commissione operativa del Festival di Primavera di Budapest, nonché direttore generale del MÜPA (Palazzo delle Arti, Budapest); Gábor Máté, Capo del Dipartimento di fotografia dell’Università di Arte e Design Moholy-Nagy di Budapest e Zsolt Petrányi, Responsabile della Collezione contemporanea alla Galleria Nazionale Ungherese. Gli artisti esposti sono: Dávid Biró, Zsolt Birtalan, Balázs Csizik, Ákos Czigány, Imre Drégely, Kata Geibl, Eszter Herczeg, László György Király, Gábor Arion Kudász, Balázs Máté, Szilvia Mucsy, Julianna Nyíri, Anikó Robitz, Magdolna Vékás, Sári Zagyvai.
Il programma include artisti di tutte le generazioni della scena fotografica contemporanea ungherese che adoperando gli strumenti della fotografia contemporanea, rievocano lo spirito del Bauhaus nonché l’operato degli artisti ungheresi che ne presero parte.
Questa rassegna illustra il rapporto tuttora vivo tra la comunità artistica ungherese di allora e quella contemporanea, sia che si tratti di esperimenti creativi ispirati ai fotogrammi di László Moholy-Nagy, sia che si parli dell’analisi dell’interazione architettura – fotografia o dell’esplorazione delle forme geometriche tipiche del Movimento.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito per l’occasione.