Michele Cossyro


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“Irretito” e “Listening Eyes” (Omaggio a Daniele Lombardi) sono i titoli delle due mostre di Michele Cossyro al CAMUSAC, Cassino Museo d’Arte Contemporanea, di Cassino (FR), realizzate a cura di Bruno Corà, che rimarranno aperte per tutto il periodo estivo e fino all’inizio della nuova programmazione autunnale.

Michele Cossyro

Le due mostre sono dedicate rispettivamente ad alcuni cicli pittorico plastici di Michele Cossyro compiuti tra il 1985 e l’attualità e a una scelta della produzione segnica a base notativo-musicale di Daniele Lombardi (1946-2018) a cui è rivolto un sentito omaggio a un anno dalla sua scomparsa, ed entrambe pongono in evidenza opere poco note di ciascun artista che il Museo di Cassino, proprio in linea con la vocazione di indipendenza scientifica sceglie di segnalare al proprio pubblico

di appassionati, studiosi e giovani del territorio e dell’intero Paese.

Michele Cossyro (Valenza, Pantelleria, 1944) è stato allievo di Pericle Fazzini presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Alla sua carriera di artista affianca anche il ruolo di consulente tecnico nella commissione CIMAE (1990-1995), nella Commissione artistica permanente per il Ministero delle Finanze per la Zecca dello Stato.

Fin dai suoi esordi, Cossyro si fa notare dalla critica per la sua personalizzazione dell’espressione astratta che viene definita Astrazione fenomenica. Negli anni Settanta produce le metafore sul mare, le bande verticali, gli ami, le carene, i sugheri, le piume, le opere oggettuali, le ambien­tazioni, le frantumazioni, le disseminazioni e le installazioni. A queste opere segue un approfondimento della sua ricerca astratta partendo sempre da emozioni, suggestioni e memorie mediterranee, occupandosi di Buchi neri, Mondi Paralleli, Fisarmoniche e Particelle; periodo in cui crea la serie dei quadri ad angolo: Narciso. Successivamente la sua indagine culmina con la serie delle Derivazioni stellari e poi crea la serie delle Nasse, ri­cerca che si protrae per tutti gli anni Novanta. Le Nasse sono opere bidimensionali, che ricorrono alla Metafora della rete, della cattura, dell’inganno, e della globalizzazione. Nel nuovo millennio, e tutt’oggi, la produzione artistica di Cossyro è rivolta soprat­tutto alla scultura e al mosaico. L’artista utilizza il bronzo, la ceramica e il legno, attua installazioni a parete rendendo la scultura complice del segno. Attraverso questi lavori prendono forma: il Viaggio, gli Echi dal fondo, le Scorie, le Particelle oscure, i Buchi neri, le Stringhe, gli Abissi, il Bosone di Higgs e la Materia oscura.

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