Il filo rosso della vita


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Con questo titolo le opere di Costanzo Rovati giungono a Cosenza, raggruppate in una mostra allestita nei preziosi spazi della Biblioteca Nazionale dal 3 maggio, al 5 giugno 2019.

La mostra è realizzata a cura di Anselmo Villata, promossa e organizzata da Verso l’Arte con il patrocinio di: I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Biblioteca Nazionale di Cosenza, MiBAC ed è composta da circa trenta opere, soprattutto tele polimateriche e alcuni bassorilievi, di diversi periodi. L’allestimento, affidato allo Studio di Architettura di Luigi Lavorato e Simona Leone, si snoda e si integra con il ricco ambiente della Biblioteca in cui convivono il luogo funzionale quotidiano, frequentato sia dal lavoratori che dal pubblico, con quello storico archeologico che, grazie alle strutture trasparenti del pavimento su cui si cammina (del soffitto, per il sito archeologico) è possibile godere contestualmente dei due livelli e, quindi, della stratificazione storica.

Costanzo Rovati, Quel Filo Rosso, 2018, cm 121 x 81,5

Qui, le opere di Costanzo Rovati trovano la loro piena espressione e la perfetta collocazione, in senso fisico e in senso culturale, trattandosi di opere i cui concetti e le esecuzioni rispecchiano fedelmente la realtà attuale che si manifesta in simboli con valori sociali, materici e concettuali. Soprattutto parlano e narrano dell’uomo e della società di oggi che si confrontano delicatamente con il passato a partire proprio dalle radici, rappresentate dall’archeologia con la ricca storia in essa implicita, contenuta e custodita, per proseguire nei documenti, cartacei e non, custoditi nella Biblioteca. Le opere sono dunque un qui e ora dell’uomo contemporaneo con il suo rapido progresso, difficile da controllare, a confronto con la lentezza del passato e la necessità di riflettere, anche sul divenire. Sono opere che in ogni minimo dettaglio contengono uno spunto e un motivo per pensare, ma anche per sognare e per liberare i propri sentimenti.

Le forme, ossia l’iconografia di ogni opera, i colori e soprattutto i materiali, molto corposi che rendono il quadro un’opera tridimensionale, trasmettono una forte potenza espressiva per la quale non si può far finta di non capire.

“Il filo rosso della vita” traccia il percorso di ognuno in modo individuale, basta sapere seguirlo, e le opere esposte alla Biblioteca Nazionale di Cosenza rappresentano un sunto di quanto ognuno voglia individuare per se stesso.

La mostra è corredata da un volume edito da Verso l’Arte su cui sono riprodotte le opere esposte, la biografia dell’artista, i testi critici di Anselmo Villata, Giovanna Barbero, Ingrid Gebert e la presentazione di Rita Fiordalisi, Direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

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