The Phair. Bianco, Nero, Colore


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Dal 3 al 5 maggio, alla ex Borsa Valori di Torino debutta “The Phair”, la fiera della fotografia, ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini a cui si deve anche l’esistenza di Artissima e di The Others.

Alla fiera, per la quale è prevista una cadenza annuale, partecipa una selezionata rosa di gallerie italiane, esclusivamente invitate dagli organizzatori, che occupano 36 spazi dedicati, con rigore, alla fotografia e alla sperimentazione sull’immagine.

An investigation of the laws observable in the composition, dissolution and restoration of land_, Courtesy Materia Gallery

Gli organizzatori spiegano che giocando sul naming scelto, il valore del PH non è neutro, come non lo è nessuna espressività artistica. Nel nome c’è un gioco di rimandi nella pronuncia al termine fiera, nella grafia invece si rimanda a photo. La fotografia, non dimentichiamo, deve molto alla chimica e alla scienza. È stata un’avanguardia tecnologica. L’idea di fondo è poi la convinzione che le fiere debbano specializzarsi. The Phiar risponde alla necessità delle gallerie d’arte d’eccellenza di avere uno spazio aggiornato sulle proposte fotografiche più contemporanee.

Casiraghi e Rampini hanno coinvolto una squadra d’eccezione: Luca Panaro, critico e docente a Brera, che assume anche il ruolo di coordinatore del gruppo, Lorenzo Bruni, anche coordinatore di The Others che garantisce una family feeling tra le due fiere, Alessandro Carrer, curatore e docente a Urbino, Cristiana Colli, giornalista e curatrice, Giangavino Pazzola, consulente curatoriale di Camera, e Carla Testore esperta d’arte.

Un comitato ampio rappresenta punti di vista e esperienze diverse e consente, dato il numero definito di gallerie, di dedicare un confronto personale con ognuno dei partecipanti.

Una griglia geometrica per l’allestimento con spazi uguali per tutti, di 20 mq, valorizza la struttura architettonica dell’ex Borsa Valori costruita negli anni ’50 da Gabetti, Isola e Rainero; nessun vincolo dettato invece da divisioni tematiche.

Si è pensato alla possibilità di seguire il programma di talk anche a distanza: una vera e propria web radio all’interno di The Phair offrirà al pubblico a casa una serie di veloci incontri e interviste con i protagonisti, il mercato dell’arte, la cultura fotografica, il ruolo del libro oggi e molto altro ancora. Il tutto in live streaming sul sito e sui social.

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