Francesco Borromini. I disegni della Biblioteca Apostolica Vaticana


Stampa

Francesco Borromini

Promossa dai Musei Vaticani, l’Accademia Nazionale di San Luca e la Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma, con la partecipazione dell’Istituto Svizzero di Roma e del MAXXI, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, grazie ad un generoso prestito, è costituita presso i Musei Vaticani di Roma, appunto, in corso fino al 5 gennaio prossimo, la mostra dedicata a Francesco Borromini, composta da un prezioso nucleo di disegni provenienti dalla Biblioteca Apostolica Vaticana che, nei suoi fondi, conserva importanti testimonianze grafiche e documentarie dell’artista.
La mostra, a cura di Alessandra Rodolfo, è inserita nell’ambito delle Celebrazioni per il 350° anniversario della morte di Francesco Borromini 1667-2017.

Queste Celebrazioni intendono ricordare la personalità del grande architetto seicentesco una nutrita serie di eventi (conferenza stampa, convegno internazionale, mostra, esecuzione della Missa Ecce Sacerdos Magnus di Orazio Benevolo nella Chiesa di S. Ivo alla Sapienza, visite, lezioni itineranti, letture, concorso fotografico, giornate di studio), che inizieranno nell’anno 2017 per continuare nei mesi del 2018.
La selezione, concentrata su alcuni esempi del corpus grafico borrominiano, focalizza l’attenzione in particolare sull’attività dell’artista durante il pontificato di Innocenzo X Pamphilj (1644-1655).
Le opere provengono dai manoscritti Vaticano Latino 11257 e 11258 contenenti le carte dell’oratoriano Virgilio Spada, amico e convinto sostenitore del Borromini, legato all’artista da sentimenti di profonda e disinteressata stima e amicizia, dal manoscritto Chigiano P.VII.9 messo insieme personalmente e fatto legare per la sua biblioteca dallo stesso pontefice Alessandro VII Chigi (1655-1667) mentre era ancora vivente l’artista e dal manoscritto Chigiano M.IV.
Accanto al progetto per la fontana dei Fiumi di Piazza Navona, sono presenti testimonianze dell’iter progettuale elaborato dall’architetto per il rimodellamento e la sistemazione organica, nello stesso luogo, di Palazzo Pamphilj, dimora di famiglia di Papa Innocenzo X.
Alcuni disegni per la Basilica di S. Giovanni in Laterano attestano l’impegno dell’artista per il restauro dell’edificio religioso commissionatogli ancora da Papa Innocenzo X Pamphilj in vista dell’Anno Santo del 1650.
Allo stesso Anno Santo, si ricollega il grandioso progetto di ristrutturazione della Basilica di San Paolo fuori le Mura compreso nel programma di Innocenzo X di abbellimento delle basiliche patriarcali in previsione del Giubileo (Collezione Portoghesi).
L’esposizione si chiude con alcuni disegni di vario soggetto, confermando la versatilità e vitalità artistica del grande architetto ticinese, protagonista indiscusso del Seicento romano.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *