Due mostre fotografiche tra paesaggi montani e visioni di sostenibilità


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Luca Chistè, Uno scorcio del Vanoi

Dal 27 settembre al 6 ottobre, a Trento due mostre fotografiche anticipano la diciottesima edizione di BITM, la Borsa Internazionale del Turismo Montano in programma, organizzata da Confesercenti del Trentino.

Una si intitola “Otto paesi, un territorio e un trattato internazionale: una visione sostenibile per le Alpi”
 ed è a cura del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, presso Palazzo Firmian, Sede Unicredit. L’esposizione conduce il visitatore in un vero e proprio viaggio attraverso 22 scatti fotografici con didascalie che stimolano la comprensione dei molteplici e complessi aspetti socio-economici, ambientali e culturali che caratterizzano e rendono unico il territorio alpino. Sono, in queste immagini, evidenziati anche il lavoro e gli sforzi intrapresi dagli otto Stati alpini che insieme, dal 1991, danno vita alla Convenzione delle Alpi, come spiega Giulia Gaggia, del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi. “Gli scatti raccontano un territorio ricco e articolato. Sono fotografie che stimolano una riflessione sulla complessità e sulla ricchezza del territorio alpino, scatti di gente comune raccolti in cinque anni di lavoro per i calendari del segretariato”.

La seconda mostra, “La Valle del Vanoi. Immagini di un paesaggio in trasformazione”, è invece la rassegna fotografica di Luca Chistè visitabile presso le splendide sale di palazzo Roccabruna di Trento. Si tratta di 46 fotografie in grande formato, tutte riprodotte in bianco/nero con tecnica di stampa fineart. L’indagine visiva, condotta attraverso l’impiego di più sessioni di ripresa ed una molteplicità di apparati fotografici (camere digitali, analogiche di medio, grande formato e panoramiche) analizza, attraverso una serie di percorsi tematici, la complessa varietà del paesaggio antropico del Vanoi e della sua morfologia, la cui investigazione fotografica, ha interessato un areale geografico che, dal lago di Calaita, passando per Canal San Bovo, senza trascurare le graziosi frazioni che addolciscono i declivi boschivi del Vanoi ed è giunto fino a Ronco Cainari, Caoria, il rifugio Refavaie e Malga Fossernica. Un contesto geografico particolare, eccezionale, rimasto ai margini dei grandi flussi turistici e proprio per questo un emblematico laboratorio delle trasformazioni in atto sui territori montani. Gli ambiti tematici declinati dall’autore sono riconducibili ai seguenti aspetti: immagini del territorio antropizzato (vedute e paesaggi in cui è evidente la relazione che l’uomo intrattiene con il proprio habitat); fotografie che raccontano il tessuto urbano dei paesi e delle frazioni del Vanoi, in cui sono ricomprese una serie di ipotesi visive legate al mutamento degli insediamenti; un segmento dedicato al tema della memoria e dell’identità culturale, volti e figure (una serie di fotografie scattate ad alcuni personaggi che animano i paesi del Vanoi) e, infine, una serie di immagini dedicate ai turisti e ad alcuni eventi correlati.

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