È allestita fino al 22 ottobre al Complesso Monumentale di San Francesco, ex Chiesa di San Francesco, di Cuneo, la mostra “Io non amo la natura. Pop Art Italiana dalle collezioni della GAM-Torino” a cura di Riccardo Passoni, realizzata con il patrocinio del MiBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
A organizzarla e realizzarla sono la Fondazione CRC e la GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, in occasione dei 25 anni dalla nascita, nel gennaio 1992 e propone un excursus intorno alla Pop Art italiana, attraverso una selezione di cinquanta opere tra dipinti, sculture e video, tutte provenienti dalla GAM.
L’esposizione nasce dalla volontà di riflettere sulla vicenda storica della Pop Art in Italia e sugli aspetti principali su cui la critica si è soffermata nel rileggere il fenomeno, quindi si includono, da una parte, lo studio della cronaca di quegli anni, alla ricerca di corrispondenze dirette con l’arrivo e l’esplosione del fenomeno Pop americano sul suolo italiano e dall’altra, la messa a fuoco della provenienza culturale e linguistica degli artisti italiani, evidenziandone contiguità e differenze rispetto agli internazionali.
Il percorso espositivo illustra, per campionamenti, le differenti declinazioni di stile degli artisti, tra cui Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Fabio Mauri, Mario Ceroli, attivi sulla scena romana, accanto a personaggi come Jannis Kounellis e Pino Pascali. Sul versante torinese, la mostra raccoglie opere diUgo Nespolo, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi, Antonio Carena. Sullo sfondo, tra le tante altre proposte in mostra – volte anche a presentare importanti esiti collaterali, non dichiaratamente Pop ma contestualizzabili in quella temperie di sviluppo e ricerca – esempi delle ricerche pioneristiche di Mimmo Rotella e Enrico Baj.
Completano la mostra opere della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea, tutte custodite presso la GAM di Torino.
L’esposizione sarà corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.