Da domani e fino al 19 febbraio, presso l’Accademia d’Ungheria in Roma, sono esposte le opere di Valerio Adami, Csaba Fürjesi, Ervin Hervé-Lóránth nella mostra collettiva “Metafisiche e metamorfosi”, curata da Lea Mattarella, Pál Németh e con il patrocinio del Municipio Roma I.
Con questa mostra, l’Accademia d’Ungheria intende aderire ad un’iniziativa artistica di ampia portata che prevede nella capitale tre mostre parallele intese a presentare l’opera e l’attività di Valerio Adami, tra cui una appunto presso l’Accademia e altre due rispettivamente presso la Galleria André e la Galleria Mucciaccia.
L’Accademia d’Ungheria in Roma, che tende a rafforzare la propria posizione culturale acquisita negli anni e tenendo conto della propria missione, quale la promozione della cultura ungherese a Roma, affianca alle opere di Adami anche alcune opere del noto pittore ungherese Csaba Fürjesi. Infine la mostra verrà accompagnata da un’installazione street art dell’artista e addetto culturale Ervin Hervé – Lóránth.
Le opere del primo periodo artistico di Adami sono caratterizzate da aspetti espressionisti ispirati a Francis Bacon, per passare successivamente alla pittura astratto-gestuale. La sua pittura si evolse e si completò attorno al problema del recupero della figurazione risolta, diventando uno stile proprio. Nelle sue opere di contenuto ironico oggetti banali si mescolano a topos mitologici producendo uno stile fortemente contornato, basato sul disegno, con un uso cromatico simile al Pop Art. Le opere di Adami rievocano il mondo dei fumetti, infatti non è casuale se al suo nome spesso e volentieri viene associata come parallelismo l’opera di Roy Lichtenstein.
L’arte di Fürjesi presenta numerosi punti parallelli con il mondo pittorico di Adami. Le sue riposte artistiche relative alle questioni puramente esistenziali sono caratterizzate da basi di disegni che si spostano sempre di più verso le composizioni pittoriche.
L’aspetto eccitante del progetto sarà l’installazione street art dell’artista e addetto culturale Ervin Hervé – Lóránth, il quale parafraserà alcune opere di Adami. Le figure monumentali estratte dai quadri di Adami e collocate presso il Palazzo Falconieri al di fuori del loro valore artistico rivestiranno anche un ruolo non indifferente di marketing.