Nicola Carrino. De/Ri/Costruttività


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Particolare di unopera di Nicola Carrino

Particolare di unopera di Nicola Carrino

di Luca Baldazzi

 

Inaugura oggi, alla galleria A arte Invernizzi di Milano, la mostra personale antologica di Nicola Carrino dal lungo titolo: “De/Ri/Costruttività. Progetto A arte Invernizzi. Disegni. Rilievi. Sculture. 2 Ambienti. 1959-2016”, che rimarrà aperta fino al 23 novembre prossimo.

La mostra è allestita in due ambienti della galleria, che distinguono e raggruppano le opere in due parti complementari tra loro.

Il primo Ambiente ripercorre l’iter creativo dell’artista, partendo da Progetto Spazio aperto (Realtà n.2) del 1959 e dai primi “Costruttivi” del 1963, passando alle “Strutturazioni plastiche” e “Strutture modulari” del 1964 e 1965 e quindi all’insieme costruttivo “Trasformazione dello spazio/Ellissi”, “Ellissi”, “Costruttivi/Ellissi”, con opere in parte già esposte nella sala personale alla Biennale di Venezia del 1986.

Il secondo Ambiente, invece, determina lo spazio con 13 differenti “Situazioni Reconstructing City” dell’attuale Costruttivo 1.69 E. 2016, organismo plastico trasformabile, composto da 57 moduli scalari in acciaio inox, appositamente realizzato per la mostra.

Le “Situazioni” aggregative sono denominate e distinte per lettere e seguente numero di variante in ragione del numero dei moduli componenti i singoli insiemi e dell’ordine numerico contrassegnante gli stessi.

Così, i moduli in acciaio inox Aisi 304 con superficie molata a mano in grana 80, misurano 30x30x30 cm l’uno e sono contrassegnati a marcatura con la firma in sigla NC e la data di esecuzione 2016, in base ad una delle facce scalari, dal numero 1.57 al numero 57.57.

Attraverso il metodo progettuale che da sempre indirizza l’opera di Carrino, il Ricostruttivo 1/69 E.2016, già formulato in funzione di Reconstructing City nel 2014, rimette in azione il modulo scalare generante del 1969, in nuova veste materica e possibilità aggregative.

Negli “Interventi” disposti, in sintonia con la visione urbana della Città, emerge il procedere del fare arte di Nicola Carrino come azione continua, trasformativa della realtà. Le “Situazioni” De/Ri/Costruite fondano modalità di relazione oltre lo spazio contingente, verso altre percorribili traiettorie.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue con la riproduzione di queste ambientazioni, un saggio introduttivo di Paolo Bolpagni, un testo di Nicola Carrino, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

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