La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, promuove e realizza, con la cura di Giandomenico Romanelli, la mostra “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia”, da domani (per oggi è prevista la conferenza stampa e l’anteprima della mostra) e fino al 14 gennaio 2017, a Palazzo Roverella di Rovigo.
La mostra intende offrire un percorso di colori e di emozioni; unitario eppure variegato, fitto di storie che sono diventate leggende, anticipatore di tendenze e di mode. E non solo nel campo dell’arte.
Vengono esposte un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, capaci di offrire molteplici emozioni e storie intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o quello dolce e casalingo della Laguna veneziana.
Nella prima parte della rassegna è considerata l’Europa di fine Ottocento con Paul Gauguin e gli artisti di Pont Aven, sulla costa della Bretagna e lo sviluppo dell’espressione artistica, dalla ricerca della semplicità, nella vita così come nell’arte all’essenzialità dei Profeti, o meglio Nabis, dall’antico ebraico. Fu la stagione che segnò realmente la nascita dell’arte moderna. Da questa visione uscirà l’esperienza dei Fauves e via via sino all’Art Nouveau, all’Espressionismo e all’astrazione.
Nella seconda parte è considerata l’Italia, ovvero la “stagione bretone” dell’arte italiana tra gli anni ‘80 dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo. Dunque, la rassegna continua con Gino Rossi e la sua Burano e, con lui, il grande Arturo Martini e il gruppo gravitante su Ca’ Pesaro.
L’ultima parte della rassegna è un grande capitolo dedicato agli eredi di questo universo artistico. Il Sintetismo, calato nella nuova sensibilità borghese e moderna grazie a protagonisti come Paul Sérusier, Emile Bernard, Paul Elie Ranson, Maurice Denis e gli svizzeri Cuno Amiet e Felix Vallotton (presenti in mostra con celebri capolavori), vive una stagione straordinaria anche in Italia: Gino Rossi, Felice Casorati, Oscar Ghiglia, Cagnaccio di SanPietro, Mario Cavaglieri.
Durante la mostra sarà inoltre visitabile Palazzo Roncale, proprio di fronte a Palazzo Roverella, prestigioso palazzo del cinquecento in cui sono esposti i capolavori della Collezione Centanini.