Edgardo Corbelli espressione del Novecento 1918-1989


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Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola (TO), a Palazzo Lomellini della stessa città, fino al 13 ottobre è esposta la mostra “Edgardo Corbelli, espressione del Novecento 1918-1989”, realizzata a cura della Galleria d’Arte Pirra di Torino.

Edgardo Corbelli, 1966

Si tratta di un’ampia retrospettiva che rende omaggio alla pittura, al dinamismo creativo e all’estro dell’artista torinese in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa. Cercando di dipanare la matassa di suggestioni, riferimenti e affinità che la sua arte ha intrecciato attraversando il Novecento, con questa mostra si evidenziano le trame di una messa a fuoco sempre più precisa e consapevole delle sue scelte espressive.

Le oltre 70 opere in mostra, prevalentemente oli, ma anche acquerelli e disegni, bene testimoniano, non solo l’incessante ricerca di una precisa identità artistica, ma l’importante vicenda storica e umana di Edgardo Corbelli. I dipinti del primo periodo, dal tradizionale impianto paesistico, mostrano un Corbelli ancora naturalista, ma già avviato verso un processo di relativa semplificazione delle forme. Ufficiale dei Bersaglieri, il dramma della guerra e della prigionia nei campi di concentramento acuiscono un’introspezione dolorosa e un travaglio evolutivo che sfociano, grazie anche alla lezione Kokoschkiana, in opere contraddistinte, da un segno forte, deformante, non ornamentale, ma strumento espressivo tanto di disagio quanto di esplosiva vitalità. Nel tempo la pittura di Corbelli si evolve impetuosa e potente. Approda ad esiti tecnico espressivi in cui predominano l’accensione cromatica, il tratto irrequieto e quel linguaggio espressionista, estremamente comunicativo, che caratterizza tutta la sua produzione matura, paesaggi, ritratti e soprattutto la figura femminile, su cui si concentrerà sempre più. 

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