Angelo Accardi. Icarus’ Dream


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Il seicentesco Palazzo Dona’ dalle Rose di Venezia ospita, fino al 24 novembre, l’universo surreale di Angelo Accardi con “Icarus’ Dream” a cura di Nino Florenzano: un viaggio nell’immaginario degli anni ‘80, in cui sogni e realtà si intrecciano in un’epopea visiva di colori, culture e tendenze. Una mostra che esplora le contraddizioni del mondo contemporaneo; un percorso che si snoda, tra tele e sculture, nelle atmosfere sospese del palazzo affacciato sulla laguna di Venezia, giocando con lo sguardo del visitatore e ricostruendo un immaginario condiviso, in un mix di critica e nostalgia.

Angelo Accardi, Blend 2024, 165x270cm, painting on frames composition, Foto di Gennaro Verdoliva

Con la sua inconfondibile cifra stilistica che nel 2024 gli è valsa la copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron del Metropolitan Museum of Art di New York, Angelo Accardi rende così omaggio a quel decennio controverso con una mostra che indaga la tensione contemporanea tra libertà e controllo, attraverso materiali, spessori, consistenze diverse e la firma di un artista abituato a esplorare la complessità della vita moderna attraverso un linguaggio visivo ricco e stratificato.

“Icarus’ Dream” è una riflessione profonda sul desiderio umano di “volare alto”, come il mito di Icaro: un desiderio che, sebbene potente, può portare a una tragica caduta. Accardi utilizza simbolismi potenti, come gli struzzi, già noti nelle sue precedenti opere e “marchio di fabbrica dell’artista”, per rappresentare le forze contrastanti di libertà e controllo. Le grandi sculture di struzzi neri, simboli di guardiani della soglia, si contrappongono agli struzzi confinati in voliere dorate, metafora dei sognatori intrappolati in una realtà scintillante ma limitante. Accanto agli struzzi scultorei, tele dai colori sgargianti raccontano icone e miti degli anni 80: un tuffo nel passato in cui riconoscersi guardando al contemporaneo e alle tensioni del presente.

Special guest della mostra è un altro italiano d’eccellenza, Gianpiero D’Alessandro, inserito da Fortune tra i Top 25 creators, direttore creativo di DrewHouse, il marchio di Justin Bieber, e collaboratore di personalità e marchi di alto profilo come Snoop Dogg, Netflix, Nike, Levi’s, Dolce & Gabbana.

La mostra, supportata dallo sponsor l’Attimo in Forma da sempre dedicata allo sviluppo di arte e benessere, è accompagnata da un catalogo disponibile presso il bookshop di Palazzo Donà dalle Rose.

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