A Lecce, negli spazi del Museo Castromediano, fino al 5 maggio è esposta la mostra “Loro. Dalla Fotografia al Progetto di Comunità” di Ulderico Tramacere, artista che, nel corso della sua carriera, ha principalmente utilizzato la fotografia come linguaggio d’arte contemporanea.
La mostra sintetizza, con un allestimento diffuso tra le sale della sezione archeologica del Museo Castromediano, il percorso inter-artistico di Tramacere condotto in un arco di tempo decennale (2014-2024). L’approdo al territorio di Boncore, nei pressi di Nardò, dove poi ha avviato il suo Campo dei Giganti, ha origine nel 2013, quando prende forma il progetto editoriale “Arneo” (ed. 2015) con la collaborazione di un padre nobile della fotografia italiana, Ferdinando Scianna. Tramacere segue dunque fin dal principio gli effetti della Xylella sul paesaggio e sugli equilibri socio-culturali del territorio.
“Loro”, richiama l’epiteto di oro verde dato al frutto dell’ulivo, ma anche il pronome plurale “loro”, specchio dell’emarginazione sociale e culturale che l’ulivo, l’ulivicoltura e la stessa identità salentina subiscono in un presente che si mostra senza futuro.
Questa mostra nasce dal dialogo tra il Polo Biblio-museale di Lecce e l’associazione culturale Il Campo dei Giganti, in collaborazione con il Comune di Nardò, Assessorato alla Cultura, Ambiente e Istruzione.
La mostra è promossa dal Polo Biblio-museale di Lecce e la realizzazione è coordinata da Chiara Agagiù e curata da Annalucia Tempesta, archeologa del Museo Castromediano e Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Brera (Milano). Con questo appuntamento, prosegue l’impegno del Polo Biblio-museale di Lecce verso le ricerche visive della contemporaneità che investigano il territorio e le sue complessità. Dopo aver ospitato gli “Xylella Studies” di Edward Burtynsky, in cui il fotografo canadese ha documentato il disastro ecologico dell’epidemia di Xylella.