Fino al 30 settembre prossimo, il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dedica una mostra al duo parigino e berlinese Bless, studio transdisciplinare che lavora ai confini tra moda, design e interventi nello spazio in forma di oggetti o costellazioni di oggetti. La mostra è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo.
Nata nel 1995 dalla collaborazione di Desiree Heiss e Ines Kaag, Bless si identifica spesso come una persona. I prodotti che crea e indossa sono funzionali, concettuali e surreali al tempo stesso, non fa sfilate, non crea mostre, piuttosto le trasforma in ambienti quotidiani. Le sue collezioni resistono al tempo e allo spazio, sebbene incarnino e abbraccino la realtà: la casa, l’ufficio, la città, il museo. Bless, anche conosciuta come Bless Service, emerge negli anni Novanta come risposta sperimentale e anti-mercato in un momento in cui l’industria della moda ei suoi marchi hanno iniziato a permeare e definire la cultura popolare a un ritmo senza precedenti. Le “situation designer”, come si definiscono Heiss e Kaag, partono con la realizzazione di capi di abbigliamento per poi rapidamente includere tutto ciò che riguarda il vestire e l’abitare in senso lato. Bless opera con atelier sia a Berlino che a Parigi, oltre ad avere un appartamento o “Bless Home” a Berlino. La “Bless Home” è un negozio, un archivio e uno spazio domestico, con un custode che si prende cura dei prodotti, li abita e li presenta personalmente ai clienti. Bless è stata così in grado di ritagliarsi un posto unico nel panorama della moda, senza sottostare alla sua stagionalità, produzione di massa o bisogno di novità. Piuttosto fa sua la logica del pop-up, crea ibridazioni e contaminazioni, trova, adatta e ricicla. La prima mostra istituzionale in Italia dedicata alle designer presenta più di 25 anni del loro lavoro e di “always stress” all’interno di un ambiente concepito per l’occasione per ospitare prodotti, situazioni e collaborazioni a 360 gradi. L’ingresso della sala è occupato dall’ultimo progetto installativo del duo, N° 78, Macroback frontal, una struttura a paravento ibrida e con una doppia natura. Un lato è arredato con elementi e materiali che rispecchiano la struttura degli interni del MACRO e delle sue precedenti mostre, mentre gli scaffali ospitano la biblioteca e l’archivio delle pubblicazioni di Bless. Sul lato opposto: N° 29 Wallscapes, #38A BLESS home kitchen, una fotografia a grandezza naturale dell’appartamento del marchio, produce un dislocamento creando un ulteriore ambiente abitativo nella sala. A rappresentare l’essere umano, assente nell’immagine, è una serie di accessori che, appesi alla struttura, aggiungono una terza dimensione alla foto di still life. La parete di fondo dello spazio presenta N° 78, Blown Reality Curtain, Macro window view: in corrispondenza di una finestra murata, una tenda in tessuto stampato riporta la fotografia della vista che si avrebbe dalla stanza. Una piccola sala cinematografica ospita l’archivio di opere video di Bless: un percorso di immagini in movimento composto da un totale di 21 film, prodotti tra il 1998 e il 2023. Nel complesso, l’installazione è intesa da Bless come un ritratto vivente della loro stessa storia. Una selezione dell’archivio dei libri esposti può essere consultata su appuntamento.