A Roma, al MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo, si rende omaggio a un artista che ha saputo modificare radicalmente il rapporto fra le opere e chi le guarda con un progetto che, fino al 30 aprile, si concentra sul carattere profondamente connesso al teatro e alle azioni performative che attraversa tutta la ricerca di Jannis Kounellis.
Al centro della galleria 5 l’opera “Senza titolo” (Notte), riprendendo le prime sperimentazioni con l’alfabeto realizzate negli anni Cinquanta, racconta di un distanziamento dell’artista da ogni tipo di gerarchia di visione. Le lettere, come arti di un corpo in movimento, oscillano nello spazio chiedendo di essere decifrate e, allo stesso tempo, osservate come puri segni.
L’opera “Senza titolo” (Nabucco) fa riecheggiare, in maniera rallentata e con un afflato onirico, le note dell’aria Va pensiero nella galleria che rimane così in bilico fra spazio scenico e spazio espositivo.
A chiusura del percorso un riallestimento dell’opera concepita dall’artista per il chiostro di San Lazzaro degli Armeni a Venezia gioca sulla tensione fra i materiali: come una quinta teatrale rimane sospesa a indicare un passaggio e una tensione fra il dentro e il fuori del museo.Evento realizzato in collaborazione con Archivio Kounellis ed Estate of Jannis Kounellis.