L’Istituto di Studi Romani, a Roma, ospita fino al 7 dicembre 2023 la mostra “Marina Bindella e Roberto Piloni. Una doppia moltitudine” a cura di Marco Rinaldi e Claudio Zambianchi; due artisti che conducono, con mezzi espressivi diversi, una ricerca attenta e costante, la cui affinità non si limita all’uso di un linguaggio astratto, ma ruota attorno alla questione della luce.
La mostra, ideata appositamente per gli spazi dell’Istituto, si compone di 14 opere, esposte sulle pareti, affini formalmente e poeticamente e di 2 installazioni site specific, che instaurano un dialogo serrato tra i due artisti. Inoltre, diversi lavori su carta saranno ospitati nelle 4 vetrine e su un tavolo ligneo.
L’esposizione si snoda sui tre grandi corridoi dell’Istituto a formare una U e si completa con una sala dal soffitto affrescato, che si apre su uno dei corridoi. Marina Bindella e Roberto Piloni conducono, con mezzi espressivi diversi, una ricerca attenta e costante, la cui affinità non si limita all’uso di un linguaggio astratto, ma ruota attorno alla questione della luce e si concentra sul rapporto fra il segno e il supporto, fra il bianco della carta e il nero della traccia segnica. I due artisti lavorano sul ritmo, sulle reiterazioni e sulle variazioni, a partire dal microcosmo dei segni, sino a coinvolgere l’immagine intera. Nel mondo di Bindella e Piloni si avverte, inoltre, benché in modi diversi (e spesso ironici), il ricordo del mondo naturale, intuibile nell’alternarsi di luce e ombra e nei processi di aggregazione e rarefazione, stasi e movimento.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Editoriale Artemide con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Roma e contiene testi di Marco Rinaldi e Claudio Zambianchi. Il progetto espositivo prevede anche un appuntamento dedicato agli studenti dei corsi accademici di Marina Bindella e Roberto Piloni: saranno infatti esposte tre edizioni realizzate in altrettanti workshop dedicati alla storia di Roma, ispirati all’istituzione che ospita l’evento, l’Istituto di Studi Romani.