Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae presentano al Complesso monumentale di Santa Maria della Vita a Bologna, fino al 4 febbraio 2024, “Ilario Rossi. Unico movimento”, mostra antologica dedicata a uno dei pittori protagonisti indiscussi della Bologna del dopo Morandi.
La mostra, curata da Mirko Nottoli, vede esposte circa settanta opere, per la maggior parte appartenenti alla raccolta della famiglia Rossi, che coprono l’intera vicenda dell’artista, dall’Autoritratto del 1929 a una Natura morta con fiori del 1994, anno della sua scomparsa. Attivo per oltre sessant’anni, nella Bologna del dopo Morandi, Ilario Rossi è uno dei protagonisti indiscussi e indiscutibili.
Si ha così la possibilità di viaggiare tra le diverse fasi del percorso creativo di Rossi: dalle vivaci pennellate dei paesaggi all’incredibile profondità emotiva delle nature morte e dei ritratti, seguendo l’evoluzione stilistica che lega un’opera all’altra, in un unico movimento. Rossi dipinge paesaggi, nature morte, ma anche ritratti e figure, tutti temi da lui interpretati attraverso una personalissima vena intimistica.
Nella pittura di paesaggio Ilario Rossi esprime al meglio questa sua poetica; nelle sue nature morte ritroviamo invece un vero e proprio memento mori, mentre la figura umana, corpi senza volto, non riconoscibili, non identificabili, è rappresentata come concepita e generata dalla natura tanto quanto gli alberi, il cielo, gli astri, gli animali. La mostra cerca di indagare proprio questo aspetto della produzione dell’artista, rintracciando in essa, ben evidenti, i segni che lo identificano come un pittore dell’esistente, un pittore della vita e della morte.