Gianni Caravaggio. Per analogiam


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La GAM di Torino, fino al 17 marzo 2024 ospita la mostra antologica di Gianni Caravaggio, a cura di Elena Volpato, entrato a far parte della collezione del museo sin dal 2001. L’esposizione si compone di un nucleo di opere realizzate nell’arco di quasi trent’anni di lavoro, dal 1995 ad oggi e cinque nuove opere sono state prodotte per l’occasione.
Una di queste, una foglia di marmo nero, intitolata Quando nessuno mi vede, è stata collocata nel giardino del museo, all’ombra di un cespuglio. All’interno le fa eco una scultura di marmo verde, speculare alla prima, intitolata Alla luce del sole. Altre opere si rispondono l’un l’altra nel percorso, tracciando relazioni e rispecchiamenti.

Gianni Caravaggio, Lo stupore è nuovo ogni giorno, 2008, Photo Andrea Rossetti

Dall’intera mostra emerge il potere evocativo delle opere e delle immagini che, nel presentare se stesse, rimandano sempre anche a ulteriori immagini e ad ulteriori significati. Il pensiero che riconosce tali rimandi è il pensiero per analogiam, dove ogni forma è anche metafora e dove in ogni granello di materia si può riconoscere inscritto l’emblema del tutto. Il pensiero per analogia trova nel finito la memoria dell’infinito e nella più piccola realtà la presenza di quanto ci sovrasta: i visitatori troveranno tra le opere un panno posato a terra, una coperta nera ricamata di stelle bianche, disposte in un preciso ordine. Il loro disegno ripete la posizione delle costellazioni sopra Torino il 31 ottobre alle sei della sera, giorno e orario di inizio dell’inaugurazione. I visitatori si troveranno così inclusi in un perfetto rispecchiamento tra il microcosmo del ricamo e il cielo sopra il museo.

La mostra dedicata all’opera di Gianni Caravaggio è la terza di un ciclo rivolto al lavoro di artisti italiani, di volta in volta accostato ad alcune riflessioni di poetica. La prima esposizione del 2021 trattò il pensiero dalla contraddizione in una collettiva di cinque artisti. La seconda ha considerato il pensiero metamorfico, nella mostra Hic sunt dracones del 2022, in un dialogo tra un’artista e un collettivo. In questa personale si evidenzia il pensiero per analogia.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo di Corraini Edizioni, con scritti di Gianni Caravaggio, Elena Volpato e Federico Ferrari.

Si ringraziano la Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che hanno acquisito negli anni passati alcune importanti opere di Gianni Caravaggio per la collezione della GAM.

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