È dedicata alla memoria e alla ricerca delle proprie radici l’installazione Rotolacampo di Yulia Nesis che fino al 30 novembre è ospitata dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, presso la Sala delle Esposizioni. La mostra, curata dalla critica d’arte Inna Khegay, riformula all’interno di uno spazio chiuso un progetto di land art con cui l’artista esplora e interpreta i segni lasciati sugli oggetti dallo scorrere del tempo.
Di origini russe e residente nel Regno Unito, Yulia Nesis tesse la propria riflessione attraverso alcuni “covoni” cilindrici realizzati in lino, canapa, iuta e metallo, che rappresentano il destino che rotola in eterno, il movimento perpetuo che è la vita e si connette a doppio filo alla terra e alle emozioni, a tutto quanto di esterno e interno è destinato a mutare la nostra condizione esistenziale.
Scomparsa la linea dell’orizzonte, ora Nesis si misura così con un perimetro e una dimensione differenti, dove ogni elemento dell’installazione sembra come sospeso in uno spazio infinito invitando il visitatore a coglierne il continuo rimando alla scoperta dei nostri avi, alla memoria degli antenati, “fondamenta di ogni persona”.
Rotolacampo è stato esposto per la prima volta nel 2021 nel parco del Museo-Riserva Naturale Tsaritsyno, a Mosca, nell’ambito della IV Triennale dell’Arte Tessile e dell’Arazzo Contemporaneo, e trae ispirazioni dall’arte concettuale di Richard Long oltre che dalla trilogia del filosofo tedesco Peter Sloterdijk, Sfere.
In mostra anche Roccia, una carta fatta a mano di cellulosa e metallo, frutto dell’osservazione di una fenditura in una grossa pietra. L’artista ha rielaborato la moltitudine di strati che la compongono restituendo idealmente tutta la conoscenza che vi è impressa, l’impatto degli eventi, compresi quelli climatici, e la connessione tra individui e natura. Yulia Nesis è nata a Novorossijsk nel 1984. Dal 2009 ha preso parte a mostre e progetti artistici in Russia, tra cui progetti museali. È laureata presso l’Università Statale di Mosca delle Arti e dell’Industria “Stroganov”. Dal 2016 è membro dell’Unione degli Artisti di Mosca. Dal 2022 vive e lavora a Londra.