Gisella Chaudry / Paolo Grassino / Luigi Guerricchio


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Al Museo nazionale di Matera, fino al 1 ottobre, sono aperte al pubblico due mostre temporanee negli spazi di Palazzo Lanfranchi, a cura di Alessandro Demma e Annamaria Mauro: “Tensioni. Gisella Chaudry – Paolo Grassino” e “Travolti. L’essere umano nelle opere grafiche di Luigi Guerricchio”.

Gisella Chaudry, Punto di contatto

I due progetti nascono dalla volontà di una strategia museale fondata sulla costruzione di una ricerca dedicata ai linguaggi dell’arte contemporanea per definire una più ampia prospettiva del Museo nazionale di Matera, uno spazio dinamico in grado di raccontare numerose storie artistiche e culturali dall’archeologia ai giorni nostri.

“Tensioni. Gisella Chaudry – Paolo Grassino”, allestita nella chiesa del Carmine, nasce dalla ricerca dei due artisti su alcuni dei temi più centrali della società attuale, il processo del tempo e della memoria, lo stato della materia e del corpo, la condizione di mutamento, di trasformazione del nostro “essere nel tempo”. Due artisti, di differenti generazioni che affondano le radici della loro ricerca sul vissuto dell’essere umano e delle cose, per indagare le forme essenziali dell’opera in maniera intensa, tagliente, ricca di tensioni fisiche e concettuali.

“Punto di contatto”, di Gisella Chaudry, consiste in due grandi cerchi, del diametro di 3 metri, in polistirene espanso con grafite e combustione che raccontano l’energia e il movimento della materia e del segno che scandiscono la vita nel tempo presente, mentre “T” di Paolo Grassino, si compone di due sculture in alluminio di figure umane unite dall’attraversamento crudele di una putrella, che racconta il dramma e l’esistenza umana e si fondono in un corpo a corpo intenso, in una narrazione unica che tesse le trame del pensiero dei due artisti.

La mostra “Travolti. L’essere umano nelle opere grafiche di Luigi Guerricchio”, esposta nella Sala delle Arcate, vuole ricostruire una storia sull’essere umano, la sua identità, la sua presenza, attraverso il lavoro dedicato ai linguaggi della grafica – acqueforti, xilografie, litografie, incisioni, etc. Un viaggio antropologico e sociologico che fa immergere lo spettatore tra i volti di un tempo, quelli del Novecento, che l’artista materano ha attraversato e indagato con una visione unica e significativa. Sono esposte in mostra circa sessanta opere selezionate tra quelle della collezione del Museo nazionale di Matera, frutto di una donazione della famiglia Guerricchio. Qui, si può entrare nel vivo di una esperienza che, ancora oggi, è uno dei temi filosofici, antropologici, sociali e culturali più importanti dell’esistenza umana, la relazione tra il sé e l’altro da sé, tra il volto e il corpo estraneo e la nostra percezione di riconoscimento nell’altro, tra lo svelamento dell’immagine dell’altro e la nostra immedesimazione in esso.

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