Francesco Bartoli. Scolpire il vento


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Il Comune di Carrara in collaborazione con il MudaC, Museo delle arti di Carrara, promuove la mostra “Scolpire il vento” di Francesco Bartoli, vincitore del PAC2021, Piano Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’esposizione, realizzata a cura di Laura Barreca e che rimarrà allestita fino all’8 ottobre, presenta il risultato di un progetto condotto nel corso degli ultimi quattro anni, attraverso una poetica esplorazione del territorio naturale e antropologico delle Alpi Apuane, durante i quali sono state attivate collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti di Carrara, il Museo Tattile “Omero” di Ancona, l’Archivio Cinema d’Impresa di Ivrea, istituzioni che hanno permesso la realizzazione del film e partecipato attivamente alla sua costruzione.

Francesco Bartoli, Scolpire il Vento, MUDAC, Carrara

In mostra il film “Scolpire il vento”, un gruppo di fotografie, due sculture. Nel film l’artista ha rappresentato il paesaggio di Carrara, attivando relazioni con gli scalpellini, artisti e studenti dell’Accademia di Belle Arti. Attraverso immagini toccanti e estratti storici, il film esplora il rapporto tra marmo, persone, paesaggio, società e storia, rivelando la potenza dell’immaginazione e offrendo nuovi modi di comprendere la complessità di questo territorio.

“Scolpire il vento” è stato non solo un viaggio artistico, ma anche un’occasione di conoscenza. Nella costruzione di questa opera d’arte, l’artista si è fatto interprete di un sentire collettivo, conferendo così un valore profondo a tutto il processo creativo. La sua restituzione, grazie alla collaborazione con il Museo Tattile Omero di Ancona, ha trovato forma narrativa nel film omonimo, un dialogo poetico tra marmo e persone che lo lavorano, tra paesaggio e società, tra arte contemporanea e storia. Le immagini toccanti delle mani che sfiorano le sculture e la consapevolezza sensoriale che passa attraverso il tatto, ci mostrano nuovi modi di esperire ed esplorare la vita e l’esistente, rivelando la potenza dell’immaginazione. Nel film sono presenti anche estratti storici, ottenuti grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, che ampliano ulteriormente la consapevolezza della complessità di tutto il progetto.

Oltre alla produzione del film e alla realizzazione della mostra, il mudaC ha ideato il Public Program “Ruoli di società: musei, comunità, monumenti”, affrontando importanti temi legati al ruolo del museo nelle dinamiche sociali, nel territorio e nella partecipazione della comunità. Si è rivisitato il concetto storico di monumento e opera, promuovendo un approccio più inclusivo, partecipativo e democratico alla cultura e alla storia. Inoltre, è stato organizzato un workshop dell’artista con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, offrendo un’esperienza diretta del racconto filmico e della relazione con il paesaggio vissuta durante i mesi di riprese del film. Il progetto è accompagnato da un catalogo pubblicato da hopefulmonster editore.

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