Nico Vascellari. Melma


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Il Forte Belvedere di Firenze è interamente occupato dal lavoro di un unico artista con un progetto espositivo inedito pensato per tutti i suoi spazi, tra i bastioni che si affacciano su Firenze e l’interno della Palazzina rinascimentale. Fino all’8 ottobre al Forte Belvedere si snoda “Melma”, mostra di Nico Vascellari a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E, e prima tappa di un grande progetto dell’artista per la città di Firenze.

Questa mostra include una selezione di opere inedite, concepite appositamente per questa occasione e realizzate con media diversi, come video, sculture, collage, installazioni e suono. All’esterno del Forte, sui bastioni, sono installate nove opere scultoree fuse in alluminio oltre a due video presentati all’interno delle “cannoniere”, mentre le sale interne sono occupate da un percorso espositivo con oltre trenta opere che, giocando su registri molto diversi tra loro, offrono una panoramica ampia del lavoro di Vascellari concentrandosi sulla relazione tra uomo e natura, tra esistenza e trascendenza.

Ph Mattia Zoppelaro

La mostra si sviluppa con diversi interventi in alcuni dei luoghi più prestigiosi del patrimonio storico-artistico della città. Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e il Museo Novecento ospiteranno una serie di opere, tra cui una nuova installazione per l’Arengario, una performance site-specific ideata dall’artista per il Salone dei Cinquecento e una serie di lavori nella sede delle ex-Leopoldine, tenendo conto del peculiare rapporto tra Rinascimento e contemporaneità, tra lo spazio pubblico della piazza e il luogo politico per eccellenza rappresentato dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. In piazza della Signoria, dopo gli interventi di Koons, Fabre, Fischer e Vezzoli degli anni passati, l’arte contemporanea torna a essere protagonista. Fioretti è l’installazione site-specific pensata da Nico Vascellari per l’Arengario di Palazzo Vecchio, un’azione poetica e delicata allo stesso tempo, ispirata tanto alle immagini rinascimentali, come quelle del prato fiorito del Botticelli, quanto ai versi di Poliziano e di Pasolini. Il titolo dell’opera è da intendersi nella triplice accezione del termine fioretto come arma, atto di rinuncia e piccolo fiore. L’installazione sarà inaugurata il 3 ottobre 2023. Nella stessa giornata, Vascellari presenterà Alessio, una performance pensata per il Salone dei Cinquecento che riflette sulle convenzioni e i codici della comunicazione non verbale. Infine, al Museo Novecento, sarà presentata una selezione di video realizzati dall’artista negli ultimi anni.

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