“Si può raccogliere e spargere luce”. Con queste sue parole vogliamo dare l’ultimo, affettuoso saluto a Jorrit Tornquist che ci ha lasciati per il suo viaggio definitivo. Possiamo solo immaginarlo avvolto in quella luce fatta di colori e vibrazioni che ha caratterizzato la sua vita e che ha cercato di trasmetterci scomponendone i raggi e fissando i risultati su tele, superfici di varia natura, installazioni. Molte opere, che rimangono a noi come testimoni della sua anima, sono di fruizione pubblica, come ad esempio il termoutilizzatore di Brescia, che sviluppa verso l’alto le nuances grigio-azzurre, forse l’opera più conosciuta e più vista che contiene e sintetizza tutta la sua poesia intima, ma comunicativa. Così rimane per sempre con noi, egli stesso parte vibrante della luce che ci circonda e che contiene al completo e perfetto lo spettro cromatico da lui tanto amato. Noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e collaborare con lui, serbiamo nel cuore la sua umanità, la sua dolcezza, la sua natura poetica: Artista nell’essenza con una ricchezza dirompente e incontenibile che ha sempre sparso a larghe mani, proprio come desiderava e dichiarava.
Era nato a Graz, in Austria, nel 1938 e aveva scelto l’Italia dove vivere, costruire la sua famiglia e sviluppare le sue ricerche e la sua Arte. Il colore lo ha sempre intrigato, tanto che fin dagli studi di biologia si era interessato al colore mimetico degli animali. Poi, con gli studi di architettura, voleva dare nuovo volto agli edifici industriali e lo ha fatto studiano il colore e l’effetto della luce sulle cromie applicate ai materiali. A Milano fondò il gruppo Team-colore e la sua passione la sviluppò “scomponendo” la luce in geometrie colorate, a volte tenui, altre volte con intersezioni e accostamenti azzardati, cercando di trasmettere l’astrazione delle emozioni.
Tornquist ha dato davvero molto alla nostra storia dell’arte e il suo passaggio su questa Terra non è stato vano.
Con la tristezza nel cuore, alla moglie Rosella porgiamo le nostre più vive condoglianze.