Artisti in guerra


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Al terzo piano della Residenza sabauda, Castello di Rivoli (TO) Museo d’Arte Contemporanea, fino al 19 novembre è esposta la mostra collettiva a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio “Artisti in guerra”. Da Francisco Goya a Salvador Dalí, Pablo Picasso, Lee Miller, Zoran Mušič, Alberto Burri, Iri e Toshi Maruki, Fabio Mauri, Bracha L. Ettinger, Anri Sala, Michael Rakowitz, Dinh Q. Lê (con opere tra l’altro di Le Lam, Phan Oanh, Nguyen Thu, Truong Hieu, Nguyen Toan Thi, Kim Tien, Quach Phong, Huynh Phuong Dong, Minh Phuong), Vu Giang Huong, Rahraw Omarzad e Nikita Kadan

Francisco José de Goya y Lucientes-Desastres de la Guerra (Disastri della guerra), 1810-1815 Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte deposito a lungo termine Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

La mostra è composta da oltre 140 opere di 39 autori realizzate da artisti che si trovavano o si trovano in guerra. Empatiche, sofferte, esprimono disagio ma anche grande umanità.
La mostra prende spunto dai “Desastres de la Guerra” (Disastri della guerra), 1810-1815, di Francisco José de Goya y Lucientes e sviluppa il tema della guerra e della soggettività post traumatica attraverso opere storiche e nuovi progetti di importanti artisti contemporanei.
Artisti in guerra include prestiti provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali oltre a due nuove committenze, opere inedite realizzate per l’occasione dall’artista afgano Rahraw Omarzad (Kabul, 1964), e l’artista ucraino Nikita Kadan (Kiev, 1982). Entrambi gli artisti condividono una pratica connessa a quella di promotori culturali offrendo un messaggio di grande impatto emotivo e umano oltre che sociale e politico. Originate a partire da scenari di conflitto e di profondi cambiamenti geopolitici, le loro prassi invitano a riflettere sull’importanza di trovare nell’espressione creativa narrazioni di cura e di pace.
Il percorso espositivo inizia nell’atrio del terzo piano, con una selezione di immagini fotografiche d’archivio provenienti dalle Collezioni della GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, raffiguranti la città sabauda distrutta dai bombardamenti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale (1939–1945). Le fotografie sono esposte insieme alla scultura di Ettore Ximenes (Palermo, 1855 – Roma, 1926) Il bacio di Giuda, 1884, gravemente danneggiata nelle incursioni aeree degli eserciti alleati nel 1942 e per questo allestita con la cassa contenente i suoi frammenti. È inoltre presentata in questa area l’opera di Iri e Toshi Maruki (Iri Maruki: Hiroshima, 1901–1995 / Toshiko Amakatsu Maruki: Chippubetsu, Hokkaido, 1912 –Hiroshima, 2000), testimoni diretti degli effetti delle esplosioni nucleari a Hiroshima e Nagasaki.
Si susseguono nelle sale opere e documenti riuniti secondo un tema specifico che fa luce sulle varie situazioni delle guerre testimoniate dalla sensibilità degli artisti e del loro modo di esprimere le condizioni psicologiche e reali della vita in guerra.
Il percorso della mostra è integrato dalla presentazione nel Teatro del Museo di un programma video curato dall’artista ucraino Nikita Kadan e da Giulia Colletti intitolato “Una lettera dal fronte” con opere degli artisti contemporanei ucraini.

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