EX5


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Nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna, è in corso fino al 12 marzo prossimo la quinta edizione del progetto espositivo EX, a cura di Carmen Lorenzetti, promosso da Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Ravenna, che mira a riportare all’attenzione del pubblico storia e memoria dei due istituti attraverso le opere di artisti formatisi al loro interno e oggi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. L’evento è organizzato nell’ambito di Ababo Art Week, calendario di appuntamenti sviluppato in collaborazione con Art City Bologna, programma istituzionale di mostre e iniziative speciali coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna, in concomitanza con Arte Fiera.

Jacopo Casadei,nCavaliere provinciale diretto a Borgopaglia, 2021, olio su tela cm30x35

Quest’anno, la collettiva EX5 presenta una selezione di opere di sei artisti diplomati alle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, accomunati dal punto di vista generazionale: Giovanni Blanco (1980), Jacopo Casadei (1982), Rudy Cremonini (1981), Domenico Grenci (1981), Enrico Minguzzi (1981) e Nicola Samorì (1977).

La mostra intende riflettere sulla pratica pittorica, tornata particolarmente in auge a livello globale negli ultimi anni, e comune a tutti gli artisti presenti in mostra. Tra loro, mostrano assonanze che fanno pensare a vere e proprie affinità elettive, ancora più palpabili ragionando per duetti. Nicola Samorì ed Enrico Minguzzi lavorano su un’immagine classica, particolarmente legata alla tradizione, che però viene negata, deturpata o cancellata dai due artisti che compiono una sorta di damnatio memoriae sulla figurazione. Giovanni Blanco e Domenico Grenci costruiscono immagini che si relazionano con un’ideale di bellezza del passato, anche se mai in maniera pacifica, ma terremotata da sterzate che ricostituiscono una distanza problematica con il modello. Jacopo Casadei e Rudy Cremonini, infine, operano in maniera fulminea, volutamente sgrammaticata, evocativa di sensazioni e di atmosfere che si danno nel porre e mai nel levare: costruiscono così stratificazioni di colore fino ad arrivare al momento giusto dell’apparizione dell’immagine. Il progetto è accompagnato da un catalogo con contributi di Carmen Lorenzetti e degli artisti e docenti Luca Bertolo e Massimo Pulini (già maestro di pittura di Blanco e Samorì). Sono previsti inoltre tre workshop (due all’Accademia di Belle Arti di Bologna e uno all’Accademia di Belle Arti di Ravenna) tenuti dagli ex studenti che torneranno nelle aule dove hanno studiato per restituire da un punto di vista simbolico la loro esperienza alle artiste e agli artisti del futuro, creando un cortocircuito virtuoso e fertile.

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